L’artista della luce

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Una luce calda, avvolgente, quella emanata dalle creazioni nate tra le mani del carpigiano 39enne Diego Dessi. Piccoli capolavori fatti di luce e maestria. Un bagliore antico, il loro, che pare sussurrare storie ormai passate. Dimenticate. Vero e proprio cacciatore di tesori nascosti, Diego ama risvegliare la bellezza che si cela dietro agli oggetti più impensati, ridando loro nuova vita: “ciò che amo di più è dedicarmi alla ricerca di pezzi antichi. Reinventandoli completamente: travi di legno abbandonate e manufatti che non possono più assolvere alla funzione per la quale erano stati creati, come un vecchio ventilatore degli Anni Quaranta, un manometro dei primi del Novecento, vaporizzatori francesi degli Anni Trenta, una stufa degli Anni Cinquanta o vecchi oscilloscopi ora inutilizzati… Oggetti la cui bellezza è sepolta sotto a uno strato di polvere e ruggine. Riscattarli dal logorio del tempo è una passione avvincente. Una sfida che mi diverte: è straordinario vedere come il loro fascino possa essere in qualche modo recuperato. Risvegliato”. Con cura e pazienza, Diego pulisce, lima, scartavetra, vernicia… e crea lampade di indicibile bellezza. Commistioni di legno, ferro e… guizzi di luce. Pezzi unici a cavallo tra passato e presente, capaci di coniugare antico e contemporaneo, scrivendo una nuova storia. Fatta di luce e arte. Piantane, lampadari, abat-jour dal design insolito. Originale. Una passione quella di Diego, perito elettronico, nata dopo un viaggio negli States: “nella Grande Mela queste lampade di design, che riscaldano negozi e locali di tendenza, mi hanno letteralmente conquistato e così ho deciso di mettermi in gioco e provare a realizzare qualcosa di nuovo. Di mio”. Una firma d’artista, quella di Diego, inconfondibile: “il mio marchio, SteamItaly, è un mix tra lo stile industrial e la valorizzazione di oggetti di modernariato.
Oggi, ciò che mi stimola maggiormente, infatti, è il tema del recupero. Sono sempre alla ricerca, on line o nei vari mercatini, di qualcosa che catturi la mia attenzione e stuzzichi la mia creatività, cercando di risalire alla sua storia: è un’emozione poter ridare loro una voce e ogni volta che vendo un mio pezzo è un piccolo dolore”. Un designer della luce, con una mente in movimento ma coi piedi ben piantati a terra, “non ho alcuna aspettativa per il futuro. Continuerò a dar forma a questa mia passione fino a quando mi divertirà”, sorride Diego. Tanto umile quanto scaramantico, il creativo di casa nostra, (che può contare sul prezioso tocco femminile della compagna Gaia, per la presentazione delle lampade e gli allestimenti) a dicembre, parteciperà con le sue creazioni al Matrioska Labstore di Rimini.
Per ammirare le opere dell’ingegno di Diego si può consultare la pagina Facebook SteamItaly.
Jessica Bianchi

 

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