A Carpi nasce il primo centro alcologico funzionale

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“Ci abbiamo lavorato per oltre un anno ma ce l’abbiamo fatta”. E’ con grande orgoglio e soddisfazione che Milena Fornasari e Stefano Mazzoli, rispettivamente presidente e vice presidente di Acat, Associazione Club Alcologici Territoriali di Carpi e Mirandola, annunciano la nascita in città del primo Centro alcologico territoriale funzionale. “Il centro – che verrà ospitato presso la Casa del Volontariato di viale Peruzzi, 22 e vedrà ufficialmente la luce sabato 3 dicembre alle 10 – costituisce la prima esperienza in Emilia Romagna di aggregazione tra soggetti privati e pubblici, uniti da un comune obiettivo: promuovere la salute e il benessere individuale e collettivo”, spiegano i due. A unire le forze sono Acat, Servizi Sociali dell’Unione delle Terre d’Argine, i Club alcolici territoriali, Udi, Al di là del Muro, Vivere donna, Cif e Sert. “Questa esperienza ci ha consentito di andare oltre ogni individualismo e di aprirci ai bisogni e alle istanze di associazioni che, spesso, convivono fianco a fianco senza interagire le une con le altre. Davvero un bel segnale di collaborazione”, prosegue Stefano Mazzoli.  L’alcol uccide 20 volte più della droga (quasi mille decessi l’anno) e quattro volte più degli incidenti stradali (5mila circa). In Provincia di Modena si stima che le persone con problemi legati all’uso di alcol siano almeno 8mila, 80mila i consumatori problematici.  L’alcol è causa diretta di malattie, ma anche di danni rilevanti, aggiuntivi ed evitabili dovuti a incidenti stradali, domestici e sul lavoro. “Il nostro sforzo quotidiano è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi legati al consumo di alcol. Ora – proseguono Milena e Stefano – con l’istituzione del centro alcologico territoriale, insieme allo sforzo congiunto degli altri soggetti pubblici e privati, intendiamo rafforzare tale impegno mettendoci a disposizione di tutti coloro che ci contatteranno per organizzare corsi di formazione e momenti informativi. Ogni associazione, a seconda della propria mission, potrà chiederci di declinare in modo calzante e puntuale il tema della promozione di corretti – e sobri – stili di vita”. Acat di Carpi e Mirandola è presente sul territorio da oltre vent’anni e si rivolge agli interi nuclei famigliari poichè la vita di partner, figli, genitori, amici, colleghi di lavoro… viene letteralmente sconvolta e compromessa dalla presenza di una persona con problemi  alcol correlati.  Acat offre alle famiglie la possibilità di partecipare a incontri settimanali in gruppo (i cosiddetti club): sei a Carpi e uno a Mirandola composti da una settantina di persone circa.  Alle serate di Acat possono partecipare tutti: il sostegno della famiglia può infatti rivelarsi fondamentale per chi ha problematiche legate all’uso di alcol. Nei club le persone parlano, si confrontano, si scambiano opinioni ed emozioni. Ognuno tira fuori ciò che sente e prova. Insieme, le famiglie si supportano e si aiutano vicendevolmente. Non ci sono medici né si utilizzano farmaci. La forza è il club. Una forza che ora verrà messa a disposizione dell’intera cittadinanza: “un primo passo verso la creazione di un vero e proprio centro alcologico sociale è stato compiuto – sorridono Milena Fornasari e Stefano Mazzoli – grazie di cuore alle associazioni e agli enti che hanno creduto in questo progetto e hanno deciso di condividere questo percorso insieme”.
Jessica Bianchi

 

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