Scomparso Luciano Gualdi

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"Un grande uomo, una gran persona", le poche parole di Stefano Bertolini, coordinatore e amministrativo della Cantina di Santa Croce, che descrivono sinteticamente Luciano Gualdi, prematuramente scomparso a 67 anni a causa di un tumore che, in pochi mesi, se lo è portato via. Lascia un grande rimpianto in Cantina e nell'intero mondo agricolo: a Santa Croce era stato assunto il 3 marzo 1975 ed è rimasto fino al raggiungimento della pensione, il 30 giugno 2004. Ma non era uomo da stare con le mani in mano: ha continuato a lavorare come consulente nel settore, poi si è dedicato al suo terreno, recentemente coperto a vigneto. Proprio quest'anno ha iniziato a produrre il vino, così Luciano Gualdi è passato da dipendente della Cantina di Santa Croce a socio.
"E' stato un pilastro, un punto di riferimento per tutti noi – ricorda Stefano Bertolini -; Luciano è stato una figura essenziale per questa struttura, per l'amministrazione, per tutti i soci. Era un uomo che sapeva aggregare; amava la compagnia, le sue battute erano imperdibili e, spesso, memorabili, ma quando c'era da tirare si tirava, quando c'era da galoppare si galoppava e lui era sempre il primo. Aveva anche un'altra dote molto importante quando si lavora in gruppo, sapeva alleggerire la tensione".
E sapeva sorridere, accattivante. Non c'era volta, incontrandolo per strada, che non regalasse un sorriso, una frase gentile. Sempre impegnato, uomo amante del fare – e fare bene -, si era avvicinato al volontariato. Chissà come, chissà perché, aveva scelto il Centro Missionario dove si occupava dell'aspetto amministrativo. Una realtà che pare lontana dal suo mondo, ma che invece ha parecchi punti di contatto: autenticità, cose semplici ed essenziali. La terra, e chi la lavora o lavora con i suoi frutti lo sa, è una maestra fantastica.
E ora, Luciano, che questa madre terra ti sia lieve.