Si spengono le luci di Malavasi

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Un’altra storica serranda si appresta ad abbassarsi nel cuore di Carpi. Si tratta del negozio Malavasi di Loretta e Milvia al civico 88 di Corso Alberto Pio: aperto nel 1948 da Luisa e Sergio Malavasi, dalla metà degli Anni Ottanta è passato alle loro figlie.  Una decisione sofferta, che come annunciato dalle due sorelle, non ha nulla a che vedere con la crisi, dal momento che gli affari vanno a gonfie vele e in questi giorni di liquidazione totale il negozio è letteralmente preso d’assalto da numerosi clienti dispiaciuti per l’imminente chiusura che, probabilmente, avverrà intorno a maggio. “Dopo quarant’anni di incessante lavoro, abbiamo deciso di goderci un po’ la vita dedicandoci a fare le nonne e le zie a tempo pieno. Pur essendo bellissimo, il nostro è infatti un mestiere che tiene impegnate anche il sabato e spesso la domenica, sottraendo tempo alla famiglia. Siamo state molto combattute perché abbiamo a cuore il valore storico e anche un po’ affettivo che ha la nostra attività per numerosi carpigiani e ci siamo commosse nel leggere e sentire i commenti che tanti ci hanno voluto lasciare dopo il nostro annuncio lanciato su Facebook. Sin dalla sua apertura, grazie ai nostri genitori, il negozio è divenuto un punto di riferimento in città, inizialmente per l’attività di catering e noleggio mise en place della tavola per il pranzo del matrimonio, che nell’immediato dopoguerra era tradizionalmente celebrato in casa”. Successivamente, nel corso degli anni il negozio ha saputo di volta in volta rinnovarsi per andare incontro alle nuove esigenze di mercato, arrivando a proporre un’ampia gamma di articoli da regalo e per la tavola delle marche più in voga e di gioielli in particolare di Swarovski con una partnership di oltre trent’anni. Le sorelle Malavasi vogliono però salutare tutti i loro clienti affezionati con un sorriso, ringraziandoli per averle accompagnate sino a qui.  Ancora è mistero su chi andrà a riempire il vuoto lasciato dalle luci della vetrina di Malavasi, mentre è certo che Swarovski troverà posto in un altro locale del centro storico.
Chiara Sorrentino