“La Festa della Liberazione deve rinnovarsi, anno dopo anno, attraverso momenti di riflessione e confronto. Ecco perché, accanto alla commemorazione ufficiale organizzata in Piazza dall’Amministrazione Comunale, come Fondazione Fossoli organizziamo il nostro 25 aprile, cercando così di offrire nuovi spunti e occasioni di conoscenza alla cittadinanza”, spiegano il presidente e la direttrice della Fondazione, Pierluigi Castagnetti e Marzia Luppi. Il 25 aprile targato Fondazione Fossoli sarà connotato dall’apertura gratuita e continuata, dalle 10 alle 19, di tutti i luoghi della memoria che punteggiano il nostro territorio: dal Museo Monumento al Deportato all’ex campo di Fossoli, alla Sinagoga (quest’ultima aperta solo dalle 10 alle 13). “Luoghi che ci ricordano quanto sia preziosa la libertà e quante lotte siano state compiute per ottenerla e difenderla”, prosegue Luppi. Il ricco calendario di appuntamenti inizierà domenica 24 aprile, alle 17, con il vernissage della mostra Il mondo di Alberto Longoni. Selected Works 1949 – 1989 presso il Museo Monumento al Deportato: l’allestimento fa seguito a una donazione ricevuta dalla Fondazione di 11 opere dell’artista da parte della figlia e della nipote di Longoni (Elisa Longoni e Michela Cerizza), eredi del patrimonio dell’artista milanese scomparso nel 1991. Un pittore che ha lasciato la sua preziosa firma nella creazione stessa del Deportato: “il legame di Longoni col Museo è nato negli Anni Sessanta con la realizzazione, nella prima sala, di un graffito a tutta parete raffigurante il dramma della guerra. L’artista – ricorda Marzia Luppi – ha inciso sul muro numerosi corpi scheletrici, simbolo iconografico di un’esperienza vissuta in prima persona nei campi di concentramento in Germania”. L’arte, si sa, è una forma di resistenza al dolore. All’orrore. “Con questa mostra – dichiara la direttrice – vogliamo sottolineare il valore dell’arte come affermazione della libertà e dell’umanità, contro ogni forma di oppressione”. Nella medesima direzione va anche Arte per resistere, la visita guidata al Museo Monumento accompagnata dalle letture itineranti di Claudia Bulgarelli, tratte dagli scritti di artisti internati o resistenti, lunedì 25 aprile, alle 11.30. Alle 14.30 prenderà il via invece da Piazza Martiri la biciclettata organizzata dall’Anpi: dopo varie tappe si concluderà al Campo di Fossoli, dove avrà inizio la festa. Per i più piccoli, l’Agesci di Rolo organizza numerosi laboratori mentre, alle 17.30, la giornata si concluderà con lo spettacolo History Telling: dalla notte all’alba della Democrazia di Giovanni Taurasi. Vera e propria punta di diamante della giornata sarà la presentazione, alle 15.30, della banca dati con i nomi degli internati nel Campo di Fossoli. “I nomi di Fossoli 1942-1944 – prosegue Marzia Luppi – è il frutto di un lungo lavoro di ricerca iniziato nel 2010 da alcuni storici con l’obiettivo di ricostruire un’anagrafe del campo, dal momento che i suoi registri non sono mai stati ritrovati. Grazie al database, localizzato all’interno della baracca recuperata, sarà possibile effettuare una ricerca nominale degli internati al Campo nel periodo bellico. La banca dati, che resta inevitabilmente aperta a nuove ricerche, ci restituisce finalmente i nomi di quanti sono passati tra il 1942 e il 1944 dal campo vecchio a quello nuovo: oltre 7mila persone di cui 4mila hanno subito la deportazione. Questa prima tappa è fondamentale per togliere i nomi dall’oblio, per ridare un volto a quelle persone. Ma non basta. Il nostro desiderio è quello di ricostruire anche i loro percorsi di vita. Le loro storie. E’ un lavoro lungo, in itinere”.
Jessica Bianchi