Si è tenuto ieri, mercoledì 9 gennaio, a Bologna un incontro tra la Direzione di Coop Alleanza 3.0 e le organizzazioni sindacali dedicato a una annunciata riorganizzazione delle sedi.
L'azienda ha presentato una profonda revisione dell'attuale struttura organizzativa e dei processi di funzionamento nei diversi territori dove è presente. “Una revisione che – si legge nella nota stampa dei sindacati – avrebbe come effetto la riduzione di ben 752 persone fra gli impiegati delle sedi amministrative su base nazionale, gran parte dei quali nei territori emiliani”.
Coop Alleanza 3.0 ha comunque dichiarato l'obiettivo di un “impatto occupazionale zero”, sia attraverso incentivi all'esodo volontario rivolti a lavoratori vicini al pensionamento, che mediante ricollocazioni all'interno dei punti vendita.
Coop Alleanza occupa a Modena circa 2.400 persone, in prevalenza donne. Nelle sedi amministrative sono impiegate oltre 400 persone. Si tratta quindi di una delle più importanti realtà economiche del territorio, e dev’essere alta l'attenzione generale a quanto in essa accade.
“Al momento della fusione tra le tre cooperative, Estense, Adriatica e Nordest, era stata annunciata la volontà di lavorare a una razionalizzazione delle attività svolte nelle sedi, a partire dalle tre principali Modena, Reggio Emilia e Bologna. Ciònonostante – si legge ancora nella nota sindacale – colpisce negativamente la dimensione degli esuberi annunciati e la tempistica, col 60% degli esuberi previsto già nell'anno in corso. Negli ipermercati e supermercati abbiamo denunciato una condizione negativa in termini di carichi di lavoro, di abusi sulla gestione degli orari individuali di lavoro, di problemi di relazione tra lavoratori e gruppi dirigenti. Temi che di certo non hanno migliorato, né la qualità del lavoro né il servizio offerto a soci e clienti. E' indispensabile tornare a un livello di relazioni fortemente decentrato, a partire da supermercati e ipermercati. Anche la complessa vertenza che si è aperta ieri sugli esuberi deve essere un’occasione per recuperare una significativa dimensione territoriale di confronto”.
Coop Alleanza 3.0 dal canto suo sottolinea come il nuovo modello organizzativo della sede miri “ad aumentarne l’efficienza e l’efficacia con una revisione delle strutture centrali, l’eliminazione di ridondanze di ruoli o attività, e la semplificazione dei processi. Si tratta di un intervento fisiologico dopo una fusione, avviato solo oggi proprio per la volontà di vagliare tutte le migliori soluzioni, con la massima attenzione alle persone”.
Coop Alleanza 3.0 assicura poi che “opererà per tutelare le persone, mettendo in atto tutte le misure possibili per gestire la ricollocazione di circa 700 lavoratori della sede e azzerare gli impatti occupazionali, nell’arco di un biennio”.
La nuova organizzazione della sede deriva anche dalla recente semplificazione della governance della Cooperativa – che vede oggi una struttura snella con un presidente e un direttore generale – e segna l’inizio di una profonda trasformazione, tracciata dallo stesso direttore generale, per consentire ai punti vendita di concentrarsi al meglio sulla creazione di valore per i nostri soci.
Nei prossimi mesi saranno poi presentate le linee guida che permetteranno a Coop Alleanza 3.0 “di essere sempre più un punto di riferimento nei territori in cui è presente e nel mercato in cui opera, e di sviluppare ulteriormente lo scopo mutualistico per cui è nata: garantire ai soci la miglior qualità ai migliori prezzi, tramite l’offerta di prodotti selezionati con grande attenzione agli aspetti della sicurezza alimentare, della tutela ambientale e del rispetto dei princìpi etici di produzione e approvvigionamento”.
Home Economia, commercio e lavoro Coop Alleanza 3.0 annuncia numerosi esuberi ma assicura che gestirà la ricollocazione...