L’uomo non deve temere i robot

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E’ il luogo dove i sogni prendono forma, dove trovare il terreno fertile per idee e progetti. TEDxModenaSalon si è tenuto a Carpi giovedì 22 febbraio nella cornice dell’Auditorium San Rocco. Sul palco storie di futuro, di tecnologia e innovazione raccontate da speaker italiani e internazionali che si sono alternati sul palco di The human beauty in the age of machines.
L’evento, seguendo la formula del format americano TED (acronimo di Technology, Entertainment, Design) ha ispirato il pubblico: condividere le idee e favorire le connessioni è appunto lo scopo dei TED come ha sottolineato Fabrizio Bulgarelli, licensee and curator TEDxModena.
Si guarda al futuro e ci si domanda se le macchine intelligenti contribuiranno a preservare l’umanità e i nostri valori oppure prenderanno il sopravvento, ma è subito evidente che il problema è legato più all’uomo che alla macchina. Bastano poche domande poste alla platea da Monique Calisti, ceo Martel di Zurigo, per capire che la rivoluzione tecnologica è inarrestabile e “ha penetrato l’umanità a tal punto da influire su tutto, anche sul modo in cui interagiamo come gruppo, condizionando l’intelligenza collettiva”.
 “La tecnologia è a disposizione dell’uomo ma – continua Monique Calisti – mi chiedo se le macchine stanno diventando più umane e gli umani più robotici… Siamo coscienti del rapporto che abbiamo con i dispositivi tecnologici? Siamo pronti a questi cambiamenti? L’uomo è curioso e non si fermerà: continuerà a lavorare a nuove tecnologie che possano essere al suo servizio ma dobbiamo prepararci oggi a ciò che accadrà nel prossimo futuro”. In platea non c’è nessuno che si sia impiantato un
microchip sottopelle o almeno nessuno che lo riveli, ma “già oggi c’è una parte della popolazione che lo fa e non solo per motivi medici, ma anche per aprire porte e finestre di casa”.
Non c’è nessun sistema, legislativo, politico o educativo, che tenga il passo con la rivoluzione tecnologica, ma è urgente risolvere il problema “dell’ignoranza digitale”.
Calisti insiste sulla necessità di educare digitalmente la popolazione, a partire dai bambini e dai ragazzi ai quali “si concede l’uso di un dispositivo (smartphone, ipad, pc) per il semplice fatto che lo sanno utilizzare: non ci preoccupiamo di quello che succede in Rete ma non è certo colpa della tecnologia se non siamo consapevoli delle opportunità e dei rischi. Non è detto che chi ha maggiori competenze digitali (digital skill) sia più pronto alla rivoluzione digitale”.
Quale vantaggio abbiamo rispetto alle macchine e ai robot? “Noi umani siamo per ora gli unici capaci di riprogrammarci (senza spegnere e riavviare) ogni giorno rispetto agli imprevisti che incontriamo. Le competenze trasversali (soft skill) saranno fondamentali per chi vorrà andare avanti. Diventa indispensabile prendersi il tempo per ripensare il nostro rapporto con la tecnologia: aggiornarci a una sempre nuova versione di umanità ci consentirà di fare tesoro del nostro fattore umano. Ognuno di noi deve trovare il modo che più gli si addice per evitare di subire passivamente la tecnologia: è nostro dovere gestire criticamente il rapporto con le tecnologie digitali”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, Federica Minozzi, Ceo Gruppo Iris, secondo cui l’intelligenza delle macchine rende più importante la moralità umana e gli errori delle macchine sono una nostra responsabilità. Per Minozzi, “solamente l’uomo rischia e investe in qualcosa in cui crede ed è superiore rispetto ai robot per le tre e: etica, ecletticità ed empatia con cui gestisce l’efficienza delle macchine”.
Il TED talk di Tim Leberecht proiettato sullo schermo richiama a un umanesimo radicale nelle aziende in cui l’apprendimento è automatizzato e si fa uso dell’intelligenza artificiale: Lebrecht presenta i principi che, a suo avviso, sono fondamentali per creare belle realtà aziendali.
Edwin Colella, innovatore, sale sul palco a Carpi e insiste su un “nuovo umanesimo radicale, per non sentirci alieni, per essere a casa nella propria azienda”. Il suo intervento è incentrato sul marketing automation che, pur ricco di strumenti, fa della creatività il suo elemento centrale.
Conclude il TedxModenaSalon Mario Catarozzo, coach e formatore, ribadendo nel suo intervento che con l’avvento dei robot si riscoprirà il valore del capitale umano. Per ora, l’uomo resta in vantaggio sul robot ma non è detto che in futuro l’intelligenza artificiale non possa compiere l’incredibile sorpasso.
Sara Gelli

 

 

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