Si è tenuto ieri sera, martedì 7 maggio, presso il Circolo La Fontana di Fossoli, un incontro tra amministratori e genitori degli alunni della Scuola primaria Gasparotto per discutere insieme circa il futuro del cantiere, fermo da mesi. “Il Consorzio Galileo, associazione temporanea di imprese con sede a Ragusa, che ha vinto l’appalto dei lavori – hanno spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Simone Tosi e il sindaco Alberto Bellelli – dopo aver eseguito le invasive operazioni preliminari, in assenza di studenti e personale della scuola, anziché avviare le procedure di acquisto e assemblaggio della struttura in acciaio che sarebbe poi dovuta essere installata per sopraelevare una parte del vecchio fabbricato della scuola, non ha rispettato gli impegni. Abbiamo fatto pervenire loro vari ordini di servizio ma tutto è stato vano. Di fronte alla minaccia di revoca del mandato, la ditta ha tentato di prendere tempo dicendo che avrebbe presentato delle migliorie ma così non è stato”. Il Comune ha tentato di “salvare il salvabile – commentano Erika Gianasi, Cristiano Dondi e Francesca Carretti, rispettivamente presidente, vice presidente e membro dell’Associazione Genitori delle Gasparotto, – per cercare di non allungare ulteriormente le tempistiche ma ormai la strada è tracciata e il Consorzio Galileo verrà messo alla porta”. Nei prossimi giorni, infatti, l’Amministrazione contatterà l’impresa seconda classificata alla gara d’appalto per verificarne la disponibilità a farsi carico del cantiere. Ipotesi alquanto improbabile dal momento che il Consorzio Galileo si era aggiudicato l’incarico grazie a un’offerta al ribasso del 26%, e la seconda ora dovrebbe subentrare alle medesime condizioni. E’ dunque assai più verosimile che si proceda con una nuova gara d’appalto. “Gara che, secondo il nuovo Codice degli Appalti, per importi di questo tipo, – prosegue Tosi – dovrà essere fatta sempre secondo il criterio del massimo ribasso”. Qualora si andasse a gara, i tempi di consegna vanno dai 18 ai 24 mesi: “confidiamo di poter ridare una scuola più sicura e funzionale nel settembre 2020”, sottolinea Tosi. Per limitare i disagi, intanto, i genitori hanno avanzato alcune richieste che l’Amministrazione cercherà di accogliere: “dalla riapertura dell’accesso al plesso scolastico da via Cacciatori, oggi interdetto a causa del cantiere, alla possibilità di transitare lungo via Nomadelfia, strada ancora di proprietà della Cooperativa Andria, onde evitare imbuti e code e fluidificare il traffico”, spiega Cristiano Dondi. Tra le richieste vi sono poi “la presenza almeno due o tre giorni alla settimana di un vigile per regolare l’entrata e l’uscita da scuola e la sistemazione dei bagni, a dir poco inadeguati, dell’istituto scolastico”, concludono i rappresentanti dell’associazione.
Jessica Bianchi