Il Vicepremier e ministro del lavoro Luigi Di Maio, ospite a Carpi nel pomeriggio di sabato 18 maggio per un incontro privato presso l’azienda Steel di Auro Po, ha parlato per più di mezz’ora di economia e sviluppo davanti a una platea di un centinaio di imprenditori. Presenti la candidata a sindaco dei 5Stelle Monica Medici e il sindaco Alberto Bellelli. Non c’è stato spazio per le domande ma Bellelli è riuscito a sottoporre al ministro la questione delle mappe di scuotimento legata al sisma.
“Mai avrei pensato di poter ospitare nella mia azienda un ministro del lavoro – ha esordito Auro Po – ma non le nascondo che ci sono stati imprenditori che hanno rifiutato l’invito a partecipare”.
“E’ una nostra responsabilità se nei primi sei mesi di governo l’interlocuzione con il mondo imprenditoriale non è stata una priorità ma avevamo delle promesse da onorare. Dal mese di gennaio abbiamo iniziato un dialogo con il mondo delle imprese e, dopo il decreto dignità, sono arrivati il decreto crescita e lo sblocca cantieri”.
Per il ministro l’Imu sui capannoni, la cui deducibilità passerà al 60%, deve essere azzerata; entro la fine del 2019 deve essere pronto il codice unico del lavoro per riordinare in un unico testo 240 tra decreti e leggi “con le quali dovete districarvi come in un girone dantesco”; le tariffe Inail devono essere adeguate (riduzione del 30%) dopo che è calato il numero di infortuni sul lavoro anche grazie all’impegno delle imprese; il Sistri, concepito per tutelare l’ambiente, si è rivelato inefficace ed è stato abolito; la Nuova Sabatini rifinanziata.
“Le parole chiave nel medio e lungo periodo sono innovazione e formazione – ha detto il Vicepremier – e come altri paesi lanceremo un fondo di venture capital, sul modello francese, per investire in startup italiane per tenere in Italia le idee innovative, per far in modo che crescano qui e creino qui occupazione per il Paese. Perché è lì che si giocherà la competitività del sistema Italia”.
Nell’intervento introduttivo Auro Po aveva sottolineato l’urgenza di intervenire su cuneo fiscale e costo del lavoro e Di Maio ha concluso sostenendo che “salario minimo europeo e abbassamento del cuneo fiscale sono il prossimo obiettivo del governo”.