Si amplia l’offerta assistenziale, 4 posti in più per le persone disabili e 31 per gli anziani

“La Regione ci ha affidato importanti risorse (1,5 milioni di euro) attraverso il Fondo Non Autosufficienza e - spiega Tamara Calzolari, assessora alle Politiche sociali del Comune di Carpi - la scelta politica che abbiamo fatto, in accordo con l’AUSL, è stata di allargare la risposta di assistenza socio-sanitaria per anziani e persone con disabilità, mantenendo il livello qualitativo dei servizi. Sappiamo che è una necessità in continuo aumento e questa scelta ci vede al fianco delle famiglie e dei caregiver nel supportare le necessità di cura".

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Si rafforza la capacità di risposta delle Terre d’argine ai bisogni del territorio. La giunta dell’Unione, infatti, ha approvato l’aumento dei posti disponibili nei servizi residenziali e semiresidenziali per la non autosufficienza, prevedendo 4 posti in più per persone disabili (3 in centri diurni e 1 in residenziali) e 31  ulteriori posti per anziani (25 per residenza, 4 per nucleo Alzheimer e  2 diurni). L’ampliamento dell’offerta è contenuto nella delibera che definisce il fabbisogno e l’organizzazione dei servizi sociosanitari per anziani e persone con disabilità nel Distretto di Carpi, garantendo la continuità assistenziale.

Il provvedimento si inserisce nel quadro della programmazione sociale e sanitaria distrettuale e tiene conto delle recenti evoluzioni normative regionali e nazionali in materia di accreditamento. In questo contesto, l’Amministrazione ha ritenuto necessario prorogare i contratti di servizio in essere, assicurando la prosecuzione delle attività senza interruzioni e a condizioni invariate, in attesa della ridefinizione complessiva del sistema di accreditamento. La proroga consente di tutelare utenti e famiglie, mantenendo stabilità organizzativa e qualità delle prestazioni erogate,  aggiornando i costi del servizio ai gestori.

Accanto alla continuità dei servizi, la proposta introduce un elemento di particolare rilievo per la comunità: l’aumento dei posti. L’incremento, programmato nel corso del 2026 mira a rispondere in modo più adeguato ai bisogni crescenti della popolazione anziana e delle persone con disabilità, ampliando l’offerta complessiva sul territorio distrettuale. È inoltre prevista una maggiore flessibilità nella gestione dei posti, con l’attivazione di soluzioni temporanee dedicate a specifici bisogni assistenziali, come ad esempio le malattie collegate alla demenza che sono in costante aumento, così da rendere il sistema più aderente alle diverse situazioni di fragilità.

L’ampliamento dei posti sarà accompagnato dall’aggiornamento dei contratti di servizio, le nuove attivazioni saranno condotte mediante procedure pubbliche improntate a criteri di trasparenza, equità e qualità, in coerenza con gli indirizzi regionali. Particolare attenzione sarà riservata a una distribuzione equilibrata dei posti all’interno del Distretto, al fine di favorire una maggiore omogeneità tra l’offerta di servizi e le caratteristiche demografiche dei diversi territori.

La proposta conferma infine l’indirizzo strategico dell’Unione volto a rafforzare l’efficienza amministrativa e la funzionalità del sistema dei servizi, prevedendo, al termine degli attuali rapporti contrattuali, una riorganizzazione delle funzioni gestionali che consenta un rapporto più diretto con i gestori e con gli utenti.

“La Regione ci ha affidato importanti risorse (1,5 milioni di euro) attraverso il Fondo Non Autosufficienza e – spiega Tamara Calzolari, assessora alle Politiche sociali del Comune di Carpi – la scelta politica che abbiamo fatto, in accordo con l’AUSL, è stata di allargare la risposta di assistenza socio-sanitaria per anziani e persone con disabilità, mantenendo il livello qualitativo dei servizi. Sappiamo che è una necessità in continuo aumento e questa scelta ci vede al fianco delle famiglie e dei caregiver nel supportare le necessità di cura. Con questo atto, l’Unione delle Terre d’Argine ribadisce il proprio impegno a sostenere il welfare territoriale, investendo sull’aumento dei posti disponibili e sulla continuità dei servizi come strumenti fondamentali per garantire risposte concrete e tempestive ai bisogni dei cittadini più fragili.”

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