L’ex campo nomadi diventa un’area di forestazione urbana

Quello che ora è un grande spazio asfaltato, noto come “ex campo nomadi”, diventerà un’area di forestazione urbana, integrata con quella contigua già esistente, in prossimità del campo da rugby. Nei giorni scorsi, infatti, la Giunta ha approvato in linea tecnica il progetto esecutivo di desigillazione di una superficie complessiva di 3.200 metri quadrati, oggi occupata da un parcheggio e da manufatti dismessi, nella quale saranno piantati 52 alberi e oltre cento arbusti e sarà riseminato il prato.

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Quello che ora è un grande spazio asfaltato, noto come ex campo nomadi, diventerà un’area di forestazione urbana, integrata con quella contigua già esistente, in prossimità del campo da rugby. Nei giorni scorsi la Giunta ha approvato in linea tecnica il progetto esecutivo di desigillazione di una superficie complessiva di 3.200 metri quadrati, oggi occupata da un parcheggio e da manufatti dismessi, nella quale saranno piantati 52 alberi e oltre cento arbusti e sarà riseminato il prato. L’intervento di riqualificazione, del valore complessivo di 315mila euro, sarà realizzato da Lidl Italia come misura di compensazione prescritta dalla Convenzione di piano particolareggiato di iniziativa privata del comparto F14. Il progetto, oltre alla rigenerazione di un’area attualmente in degrado, contribuirà alla creazione della rete ecologica urbana come prevista dal Piano urbanistico generale, riducendo l’isola di calore e migliorando la biodiversità.

Il progetto prevede la rimozione degli asfalti e delle macerie e la pulizia dell’area dalle erbe e dalle piante infestanti (in particolare ailanto e robinia), oltre all’abbattimento degli alberi già segnalati a rischio a seguito delle analisi di stabilità. Dopo aver ripristinato il terreno, saranno messi a dimora alberi e arbusti seguendo un sesto d’impianto che riprende uno schema forestale caratterizzato da alberi principali (come frassino maggiore, noce, farnia, tiglio nostrano), alberi secondari che contribuiranno alla copertura del suolo e al futuro sviluppo del bosco (come acero campestre, acero riccio, albero di Giuda e orniello) e arbusti (sanguinello, alloro, rosa canina e pallon di maggio), importanti soprattutto nella fase iniziale di crescita del bosco. Le specie prescelte sono tutte autoctone e idonee al contesto territoriale. Contestualmente sarà realizzato anche l’impianto di irrigazione attraverso la collocazione di un’ala gocciolante autocompensante interrata.

Una volta completato l’impianto, è previsto, a cura del soggetto attuatore, un periodo di manutenzione di tre anni (irrigazione, sfalci, potature, concimazioni, controlli fitosanitari, sostituzione fallanze), necessario per garantire l’attecchimento delle piante, la loro crescita regolare e il consolidamento prima della riconsegna definitiva dell’area al Comune di Carpi.

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