La musica è di tutti!

L’espulsione dall’Istituto musicale Vecchi-Tonelli per limiti d’età di alcuni studenti e della protesta di questi ultimi che vorrebbero proseguire i propri studi musicali avendo regolarmente effettuato l'iscrizione e pagato la prima rata della retta ha riscosso l’indignazione di Carpi Comune - Sinistre Unite. “Non capiamo perché termini quali ‘alta formazione’ in ambito musicale non si debbano conciliare con l'età degli studenti. Decisioni di questo tipo rischiano di relegare l'insegnamento della musica a una sorta di elitarismo, mentre la massima diffusione della cultura musicale crediamo sia un fattore assolutamente positivo per la comunità” dichiara Cesare Galantini.

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Cesare Galantini

L’espulsione dall’Istituto musicale Vecchi-Tonelli per limiti d’età di alcuni studenti e della protesta di questi ultimi che vorrebbero proseguire i propri studi musicali avendo regolarmente effettuato l’iscrizione e pagato la prima rata della retta (per approfondire leggi qua: https://temponews.it/2025/11/24/cinque-allievi-espulsi-dal-conservatorio-vecchi-tonelli-e-inaccettabile/) ha riscosso l’indignazione di Carpi Comune – Sinistre Unite.

“Riteniamo – spiega Cesare Galantini – che gli espulsi abbiano pienamente ragione nel protestare e nel pretendere la riammissione ai corsi della nostra istituzione musicale cittadina e quindi auspichiamo un ripensamento in merito da parte dell’istituto Vecchi-Tonelli.

Il Vecchi-Tonelli non è l’unica istituzione musicale del territorio; la nostra comunità può vantare una consolidata tradizionale musicale che vede attive una serie di realtà musicali che vanno dall’attività bicentenaria del corpo bandistico cittadino, alle diverse corali carpigiana, fino alla scuola di musica del circolo Cabassi e altre realtà didattiche e divulgative. Anche se le occasioni musicali sul territorio non mancano, il Vecchi-Tonelli è però l’unica istituzione musicale pubblica dove poter conseguire titoli di studio inerenti. Vogliamo ricordare anche che l’art. 34 della Costituzione recita che La scuola è aperta a tutti. Tutto ciò ci fa dire che i limiti di età non devono essere applicati in questo ambito. Non capiamo perché termini quali ‘alta formazione’ in ambito musicale non si debbano conciliare con l’età degli studenti. Decisioni di questo tipo rischiano di relegare l’insegnamento della musica a una sorta di elitarismo, mentre la massima diffusione della cultura musicale crediamo sia un fattore assolutamente positivo per la comunità. La scuola deve svolgere appieno la propria missione formativa e didattica senza discriminazioni legate all’età. Ribadiamo la nostra piena solidarietà agli studenti esclusi e la richiesta di un ripensamento da parte dell’istituto”.

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