“È grazie a Mamma Nina se siamo arrivati fin qui perché è stata lei a indicarci la strada per continuare la sua opera attraverso l’aiuto e il sostegno a mamme con i loro figli per un pezzo della loro strada. Noi proviamo nel nostro piccolo a garantire questo aiuto e quel clima familiare che lei stessa ci aveva insegnato nell’accoglienza alle bimbe”.
E’ stata inaugurata oggi, domenica 30 novembre, la nuova Casa di Accoglienza di Agape di Mamma Nina in viale Carducci 103 a Carpi. È stata intitolata a Mamma Teresa per 62 anni direttrice della Casa della Divina Provvidenza fondata dalla Venerabile Mamma Nina Saltini. Potrà accogliere sei nuclei familiari per percorsi ad alta autonomia: nei prossimi giorni entreranno già i primi due nuclei provenienti da precedenti percorsi di assistenza. Si tratta di donne che hanno raggiunto un buon livello di autonomia sia dal punto di vista lavorativo e formativo sia nella gestione e nella conciliazione dei bisogni dei loro figli.
A Carpi è la quarta Casa di Accoglienza di Agape che da vent’anni risponde ai bisogni di accoglienza di nuclei monogenitoriali caratterizzati da fragilità personali, sociali o economiche. La prima casa Agape in città venne inaugurata nel 2003.
All’inaugurazione erano presenti monsignor Douglas Regattieri, vescovo emerito di Cesena-Sarsina; don Massimo Dotti, presidente della Pia Fondazione Casa della Divina Provvidenza; Riccardo Righi, sindaco di Carpi; Mario Arturo Ascari, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Sono stati ringraziati tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della nuova Casa a partire dai volontari e volontarie di Agape e dalla direttrice di Agape Rossella Piana insieme all’equipe di educatrici. Nel lungo elenco figurano anche Bper Banca, Studio Bucca & Partners, Studio Abaco di Modena, Roberto Papotti con Butchers for Children, Lions Club Carpi Host, Lions Club Carpi Alberto Pio, Rotary Club Carpi, Csi Carpi, Corrado Faglioni di Enerplan, l’architetto Irene Torreggiani, l’Impresa Boccaletti Costruzioni.
S.G.
























