Il potere degli oli essenziali

Gli oli possono essere utilizzati in capsule, creme, gel, unguenti o supposte. Alcuni esempi pratici sono l’uso della lavanda in diffusione per stress e insonnia, della menta piperita diluita e applicata sulle tempie per il mal di testa, dell’eucalipto in inalazione di vapore per le infezioni respiratorie, della lavanda pura su piccole ferite o ustioni e del tea tree diluito per micosi e acne. Dalla rubrica di Vitor Chiessi.

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La scienza degli oli essenziali è l’uso di oli essenziali chemiotipizzati per vie cutanea, orale, rettale, nasale, auricolare e olfattiva con lo scopo di prevenire o trattare diverse condizioni negli esseri umani, negli animali e nelle piante. Ogni olio essenziale contiene molte molecole attive e non ha mai una sola proprietà, bensì esercita più azioni terapeutiche che spesso agiscono in sinergia. Ad esempio l’olio essenziale di lavanda vera è calmante, cicatrizzante e antisettico allo stesso tempo. L’aromaterapia è antica: già 40.000 anni fa gli aborigeni australiani usavano piante aromatiche in fumigazioni e cataplasmi, fino al XVIII secolo la fitoterapia è stata la medicina principale per l’uomo e per gli animali, nel XIX secolo la chimica farmaceutica ha iniziato a isolare i principi attivi delle piante e nel XX secolo si è assistito al ritorno delle medicine naturali. Il termine aromaterapia fu creato nel 1928 dal chimico francese René Maurice Gattefossé, che scoprì l’effetto cicatrizzante della lavanda. L’aromaterapia scientifica è lo studio degli oli essenziali con metodo rigoroso e dati verificati in laboratorio; farmacisti e medici la utilizzano come complemento alla medicina tradizionale. L’olio essenziale di tea tree è usato contro infezioni cutanee, micosi e acne, mentre l’olio di menta piperita è utile contro il mal di testa e i disturbi digestivi come la sindrome dell’intestino irritabile. I prodotti principali dell’aromaterapia sono gli oli essenziali, che devono essere naturali, puri, interi e chemiotipizzati; gli oli vegetali, che servono per diluire e veicolare gli oli essenziali; e gli idrolati, acque aromatiche più delicate adatte anche a bambini e pelli sensibili. Gli oli possono essere utilizzati in capsule, creme, gel, unguenti o supposte. Alcuni esempi pratici sono l’uso della lavanda in diffusione per stress e insonnia, della menta piperita diluita e applicata sulle tempie per il mal di testa, dell’eucalipto in inalazione di vapore per le infezioni respiratorie, della lavanda pura su piccole ferite o ustioni e del tea tree diluito per micosi e acne. È però fondamentale rispettare le precauzioni: gli oli essenziali sono naturali ma molto potenti e possono essere tossici se usati in modo scorretto; non bisogna mai aumentare i dosaggi senza consiglio di un professionista, in gravidanza, allattamento e nei bambini piccoli è necessaria la supervisione medica, e alcuni oli molto forti come timo, origano o cannella vanno sempre usati diluiti.

Vitor Chiessi

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