Che le offerte abbiano inizio. E’ stato infatti pubblicato, l’11 novembre, sulla piattaforma Sater, l’Avviso pubblico per la sollecitazione di proposte ad iniziativa privata per la progettazione, costruzione, allestimento e gestione del Nuovo Ospedale di Carpi. La nuova struttura ospedaliera, definita “il più importante intervento di edilizia sanitaria dei prossimi anni in ambito provinciale”, interessa un’area di “forma quadrangolare, di circa 186.000 metri quadri” ubicata tra le vie Guastalla, Quattro Pilastri, Tangenziale Losi e il prolungamento in fase di realizzazione di via dell’Industria. Composto da diversi corpi di fabbrica, il nuovo complesso occuperà “una superficie complessiva di 47.051 metri quadri e avrà una disponibilità di posti letto pari a quella attuale di 259 tra ordinari e degenza diurna, espandibile fino a 298”. Il perimetro interessato dall’intervento ricomprende ampie superfici (circa 175mila mq) oggi destinate a coltivazioni agricole prevalentemente di taglio seminativo e vitivinicole che dovranno essere espropriate: 43 le proprietà interessate, inclusi Stato e Comune per le parti demaniali. Per assumere la titolarità delle aree sono state calcolate le indennità di esproprio per un valore pari a poco più di 2 milioni di euro a carico di “Comune e Ausl in funzione delle aree di rispettiva competenza”.
Una fase molto delicata, quella degli espropri, materia assai spinosa, anche in considerazione dei precedenti cittadini (vedi alla voce Parco della Cappuccina e via dell’Agricoltura): “l’obiettivo – aveva dichiarato il sindaco Riccardo Righi – è quello di acquisire le aree entro 30 mesi a partire da gennaio di quest’anno, possibilmente prima”.
Per quanto riguarda la copertura economica del nuovo ospedale, Stato e Regione mettono a disposizione 57 milioni di euro, (poco più di 54 lo stato e quasi 3 milioni la Regione Emilia-Romagna). Al netto delle “spese tecniche passate e future dell’Azienda Usl, unitamente a quelle relative agli espropri” stimabili in 27 milioni di euro, la somma disponibile per il contributo a fondo perduto scende a 30 milioni di euro. “Le restanti somme necessarie alla realizzazione dell’opera saranno oggetto di finanziamento privato attivato nell’ambito del contratto di partenariato pubblico/privato mentre quelle legate alle dotazioni biomedicali, informatiche/informative e agli arredi saranno inserite nell’ambito di un accordo di programma da sottoscrivere in tempo utile per il collaudo e l’attivazione del nuovo polo ospedaliero”.
Giusto per dare qualche numero, ricordiamo che in data 8 gennaio 2025 la Regione ha firmato l’Accordo di Programma con il Ministero della Salute che prevedeva la realizzazione di 22 interventi in ambito sanitario tra cui il Nuovo Ospedale di Carpi, il cui quadro economico complessivo prevedeva “126 milioni di euro di investimenti, di cui 57 da fondi statali e regionali e 69 da fondi del privato”: in considerazione dell’aumento dei prezzi però il costo dell’opera è certamente destinato a subire un incremento di almeno il 30%.
Sarà comunque il privato a determinare la propria quota di investimento, secondo la propria capacità economica, modulando così la proposta progettuale sempre all’interno del perimetro delineato nell’avviso.

Le offerte, corredate da un Piano economico finanziario, dovranno pervenire entro il 10 marzo 2026 e, si legge, nella documentazione, “trattandosi di opera pubblica che verrà realizzata mediante parternariato pubblico/privato, non appare necessario verificare la disponibilità finanziaria del soggetto proponente”. La durata complessiva della concessione dovrà invece essere “di massimo 25 anni, inclusiva dei tempi di realizzazione dell’investimento” mentre la deadline auspicata della fine lavori del nuovo ospedale è il 2033 cui dovrà seguire il collaudo nel 2034. Ci sarà un partner privato disposto ad accettare la sfida?
Jessica Bianchi
























