Avati, McEwan, Calabresi e Cazzullo, poker d’assi al Forum Monzani

Ospite attesissimo del Forum Monzani è Ian McEwan. Secondo il Library Journal il suo nuovo romanzo Quello che possiamo sapere - in uscita il 4 novembre per Einaudi - è “un potente omaggio a un'epoca perduta e una splendida raffigurazione di cosa significhi cercare legami umani nelle parole e fra le pagine”. L’autore presenta domenica 16 novembre alle 17.30 il suo nuovo viaggio letterario.

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Un regista amatissimo, uno dei più grandi scrittori britannici, due importanti giornalisti, tutti con un libro fresco di stampa da fare conoscere al pubblico; a questi incontri si aggiunge uno spettacolo teatrale per riflettere sul rapporto, non sempre semplice, che abbiamo col denaro. Prosegue anche a novembre Forum Eventi: la rassegna – organizzata da BPER Banca con il patrocinio del Comune di Modena – propone un calendario di altri cinque appuntamenti che portano in città grandi nomi.

«Mi sono rinnamorato di mia moglie a ottantasei anni, ed è qualcosa che ha a che fare con l’ineffabile.» Così titolava una lettera aperta di Pupi Avati a sua moglie, «la ragazza che sposai sessant’anni fa», pubblicata sul «Foglio» nel gennaio 2025 e immediatamente rimbalzata tra media e social. Da quelle parole sincere, commoventi, autoironiche ne è scaturita una riflessione più ampia, che il grande regista regala nel suo nuovo libro “Rinnamorarsi” (Solferino), che porta al BPER Forum domenica 9 novembre alle 17.30. Sul filo della sua vita e dei suoi ricordi personali, Avati ragiona sui sentimenti più veri che stanno alla base dell’esistenza e delle relazioni, sulla loro necessità in un mondo sempre più arido, cinico e competitivo, sulla saggezza di coltivarli e sulla difficoltà di conservarli. La gentilezza, la compassione, la perseveranza nell’amore non sono concetti desueti: sono alleati di una vita migliore e forse occorre l’esperienza di una vita intera per imparare davvero ad apprezzarli. Ma non bisognerebbe aspettare la vecchiaia per rinnamorarsi: facciamolo subito.

Secondo il «Library Journal» il nuovo romanzo di Ian McEwan “Quello che possiamo sapere” – in uscita il 4 novembre per Einaudi – è “un potente omaggio a un’epoca perduta e una splendida raffigurazione di cosa significhi cercare legami umani nelle parole e fra le pagine”. L’autore presenta domenica 16 novembre alle 17.30 il suo nuovo viaggio letterario: nell’ottobre del 2014, durante una cena tra amici, il grande poeta Francis Blundy dedica alla moglie Vivien un poema che non verrà mai pubblicato e di cui si perderanno le tracce. Un secolo più tardi, in un mondo ormai in gran parte sommerso dopo un Grande Disastro, lo studioso di letteratura Thomas Metcalfe scopre degli indizi che puntano a un intreccio amoroso e criminale. Ma che ne sappiamo degli uomini e delle donne del passato, con le loro passioni e i loro segreti? E che sapranno i nostri discendenti di noi e del mondo guasto che gli lasceremo in eredità? L’autore offre una chiave per riscattare il presente dal senso di catastrofe imminente che lo attanaglia e per immaginare un futuro in cui non tutto è perduto.

Che rapporto abbiamo con il denaro? Perché ci sembra spesso un argomento scomodo, da evitare, soprattutto per le donne? Da queste domande nasce lo spettacolo teatrale “Piacere, Denaro!”: BPER lo porta per la prima volta a Modena giovedì 20 novembre alle 21.00 nella cornice del BPER Forum, offrendo un’esperienza di ascolto, approfondimento e divertimento. L’economista Azzurra Rinaldi e la regista e attrice Antonella Questa intrecciano sul palco le loro esperienze professionali e personali per dare vita a un progetto che vuole rompere tabù e generare consapevolezza finanziaria, con leggerezza e profondità: storie di donne che diventano specchio universale e che si intrecciano con un’analisi lucida della realtà economica e sociale. Partendo dai dati: con la pandemia il gender gap è aumentato esponenzialmente, la disoccupazione femminile è al 49%, il 37% delle donne non possiede un conto corrente, il 40% tra i 25 e i 64 anni non ha alcuna autonomia economico-finanziaria. In questa originale conferenza spettacolo ai dati economici e alla storia dell’economia si alternano sul palco le voci di personaggi teatrali alle prese con il proprio difficile rapporto col denaro, e la proiezione di brevi video comici interpretati da Questa e Rinaldi. L’obiettivo è quello di aiutare il pubblico femminile a normalizzare il proprio rapporto con il denaro e soprattutto a disinnescare quei meccanismi che impediscono loro di chiederlo, diventando finalmente autonome e indipendenti.

Viviamo nel tempo della comodità, dove ogni cosa è studiata per sembrarci facile. Ci siamo illusi che ogni traguardo possa essere raggiunto con il minimo sforzo, che le scorciatoie siano vie preferenziali e la velocità un sinonimo di successo. Eppure, per milioni di persone la fatica non è solo una compagna di vita quotidiana, ma una cifra essenziale dell’esistenza: è questo che racconta Mario Calabresi in “Alzarsi all’alba” (Mondadori), che presenta al BPER Forum domenica 23 novembre alle 17.30. La fatica è un giovane allenatore che insegna ai bambini la bellezza di essere tenaci, un marito che da venticinque anni si prende cura della moglie malata, un papà che corre le ultramaratone perché solo così ritrova la figlia che ha perduto, una donna che a 89 anni ogni mattina porta i fiori al marito e pulisce i bagni del cimitero perché tutti li trovino accoglienti e poi corre a infornare le focacce nel suo ristorante. Nell’epoca del tutto e subito, Mario Calabresi invita a riscoprire il valore del tempo, della pazienza e della costanza attraverso un mosaico di vite che meritano di essere viste e riconosciute, anche quando la fatica non è una scelta ma un gesto estremo d’amore.

San Francesco è “la figura fondativa della nostra identità”. Parte da questa idea Aldo Cazzullo nel libro che ha dedicato a “Francesco. Il Primo Italiano” in uscita il 16 settembre per Harper Collins, in occasione dell’ottavo centenario della morte del santo. “Di uomini così, ne nasce uno ogni mille anni. Duemila anni fa, Gesù. Nel millennio precedente, Buddha. Nel millennio successivo abbiamo avuto san Francesco. Vedremo cosa ci attende ora, in questo millennio appena cominciato. Che, se non daremo retta a san Francesco, per l’umanità potrebbe essere l’ultimo” scrive Cazzullo, giornalista e autore di saggistica più venduto in Italia negli ultimi anni, che presenta il suo libro a Modena domenica 30 novembre alle 17.30. Nostro padre spirituale, patrono d’Italia, capace col suo esempio di ispirare e illuminare anche i tempi di crisi che stiamo vivendo, Francesco D’Assisi ha scritto la prima poesia in italiano: il Cantico delle Creature. Cazzullo racconta la vita straordinaria di Francesco, la giovinezza piena di ideali cavallereschi, la rottura con il padre, la spoliazione, l’incontro con il Papa, fino al grande mistero: le stimmate. Lavorando direttamente sulle fonti medievali e sugli studi più recenti di Jacques Le Goff e Chiara Frugoni, l’autore traccia anche la storia del francescanesimo attraverso i personaggi ispirati dal santo – sant’Antonio, Giotto, Dante, Cristoforo Colombo, padre Pio – fino al primo Papa chiamato Francesco.

Gli incontri della rassegna sono a ingresso gratuito con prenotazione sul sito www.forumguidomonzani.it.  Gli appuntamenti sono visibili anche in streaming (eccetto lo spettacolo teatrale) sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del BPER Forum.

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