“Apprendiamo con soddisfazione che il sindaco Riccardo Righi ha chiesto che il Comando della Polizia Locale venga dotato di un cane antidroga. Questa è una misura che Fratelli d’Italia chiede dalle elezioni amministrative del 2019 e che abbiamo più volte portato in Consiglio comunale, anche di recente attraverso una mozione condivisa con la Lega”. Così Annalisa Arletti, consigliere regionale e capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Carpi.
“Quella del cane antidroga è una proposta di buonsenso, che nasce dall’ascolto del territorio e dalla volontà di garantire più sicurezza e più controllo, specie nei luoghi frequentati dai giovani. La sinistra carpigiana – prosegue Arletti – ha sempre minimizzato il problema, nascondendosi dietro la parola ‘percezione’. Oggi, di fronte a una realtà che non può più essere negata, è costretta a inseguire le nostre proposte, quelle stesse che per anni ha bocciato”.
“Bene, dunque, che finalmente si prenda atto della necessità di un’unità cinofila antidroga – aggiunge Arletti – ma è giusto ricordare ai cittadini chi questa misura l’ha voluta, sostenuta e difesa quando la sinistra la respingeva. È una vittoria delle idee di Fratelli d’Italia che da sempre mette la sicurezza al primo posto con serietà e senza ipocrisie. Ci auguriamo che questa volta non restino solo parole. La sicurezza dei carpigiani merita risposte concrete, non annunci tardivi. Auspichiamo che questa iniziativa, finalmente riconosciuta come utile, si traduca presto in realtà operativa”.
Sulla stessa linea il capogruppo della Lega a Carpi Giulio Bonzanini: “Con grave e colpevole ritardo, il Sindaco Righi annuncia la volontà di dotare il nostro Corpo di Polizia Locale di un cane antidroga, dopo anni di esplicite e puntuali richieste poste dalla Lega e da Fratelli d’Italia, sia a Carpi che in Unione delle Terre d’Argine.
Una scelta giusta e che conferma la bontà delle battaglie che portiamo avanti sul territorio, evidenziando però la mancanza di collaborazione da parte di una Giunta PD sorda ad ogni consiglio e suggerimento da parte dei cittadini, nonché una palese mancanza di onestà intellettuale che rimanda alle peggiori dinamiche politiche vissute coi sindaci Bellelli e Solomita, grazie al prono e acritico sostegno di maggioranze di sinistra guidate dal preconcetto ideologico, più che da un sano e sincero confronto sui contenuti per il bene della propria comunità. Così come per il gabinetto di fotosegnalamento, adottato di recente dopo la bocciatura della proposta della Lega nel 2019, a seguito di uno scarno dibattito in Consiglio di Unione, si ripropone il classico schema adottato dalla sinistra locale, che prima ignora e nega i problemi, poi li minimizza accusando le opposizioni, salvo poi adottarne le soluzioni a suo tempo proposte ma bocciate dalla maggioranza PD”, afferma Bonzanini.
“La speranza è che questo sia il primo passo verso un’ammissione delle proprie responsabilità, con l’obiettivo di una seria revisione delle attuali deficitarie politiche in tema sicurezza, prendendo magari spunto da amministrazioni più pragmatiche come Mirandola, dove non ci si ferma agli slogan ma si affrontano concretamente le esigenze del territorio. Questo dovrà prevedere anche l’aumento di agenti nella nostra Unione (attualmente sotto organico rispetto alle linee guida della Regione) e la dotazione del taser per aiutarli nel loro preziosissimo lavoro di presidio del territorio. Meglio tardi che mai, ma un po’ di coerenza non guasterebbe. Nel frattempo, noi continueremo a vigilare e a ricordare a tutti chi ha avuto il coraggio di proporre per primi soluzioni concrete”, conclude Bonzanini.
























