L’ennesima mazzata si è abbattuta sui commercianti di via Roosevelt. Il cantiere legato alla desigillazione dell’asse stradale che, come assicurato dall’amministrazione comunale doveva terminare nel mese di ottobre per quanto riguarda le opere edili (per approfondire leggi qua: ( https://temponews.it/2025/10/03/compie-un-anno-il-cantiere-di-via-roosevelt/) slitta ancora.
Su sollecitazione degli esercenti, preoccupati dal fatto che per alcuni giorni gli operai non si erano presentati, il comune ha organizzato un incontro in cantiere per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori e ha comunicato la “richiesta avanzata dalla ditta di una proroga della consegna delle opere ai primi di febbraio. A questo punto – spiegano gli esercenti – ci sentiamo davvero presi in giro. Non spetta a noi il compito di monitorare gli operai, c’è un direttore lavori che dovrebbe occuparsene e, dal momento che questa operazione è stata voluta dal Comune di Carpi, è l’ente che dovrebbe preoccuparsi di controllare che tutto proceda nei tempi stabiliti. Supervisione che, di fatto, non c’è”. Tra le ragioni addotte dalla ditta vi sarebbero, proseguono i commercianti, “difficoltà nel trovare un posto per scaricare terra e rottami, problema che si era già presentato un anno fa quando il cantiere è iniziato, oltre ad altre ragioni di varia natura”. Il comune, concludono gli esercenti, “ci ha detto che farà di tutto affinché il cantiere termini entro la fine di novembre ma noi rischiano di trascorrere il secondo Natale con via Roosevelt accantierata”.
Dal Comune fanno sapere che la proroga richiesta a febbraio è funzionale alla fine lavori amministrativa con tanto di collaudo ma che le operazioni per rimuovere il cantiere dalla strada sono calendarizzate per la metà di novembre insieme all’asfaltatura.
Jessica Bianchi
