“Mentre progettiamo il futuro, mettiamo in sicurezza il presente”. Sono queste le prime parole del direttore generale dell’Ausl di Modena, Mattia Altini, nel commentare i 12 cantieri al via all’Ospedale Ramazzini di Carpi, per una spesa complessiva di quasi 1 milione di euro e che si svolgeranno da ottobre al primo semestre 2026.
Il nostro “grande vecchio”, si sa, perde pezzi, d’altronde l’età non perdona e quindi l’annuncio del rifacimento di tetti, impianti e pavimentazioni, così come la sostituzione di infissi e porte e l’aggiornamento degli ascensori, non può che raccogliere il plauso di tutti, operatori e cittadini. Addio dunque a infiltrazioni d’acqua piovana e distacchi di intonaco ma di 1 milione di euro non basterà certo a rimettere in piedi un ospedale vetusto come il nostro ma, come ha sottolineato il sindaco Riccardo Righi, “dopo anni di scarsi investimenti sul Ramazzini finalmente assistiamo a un concreto cambio di passo. Questo, infatti, non è un intervento spot bensì rientra in una programmazione pluriennale sul fronte manutentivo”. Una notizia che accogliamo con favore dal momento che sul fronte della manutenzione – che non fa certo il clamore di una nuova inaugurazione – vi sono davvero ampi margini di miglioramento.
L’obiettivo, prosegue Altini, “è quello di garantire continuità a una serie di interventi mirati a consolidare la sicurezza e migliorare il decoro, le condizioni generali e l’accessibilità delle strutture sanitarie, a beneficio di professionisti e cittadini”. Ma come procede la progettazione del nuovo ospedale? “Non posso spoilerare tutto – prosegue il Dg – ma la programmazione dell’iter che porterà al nuovo ospedale è tutta in campo e, a brevissimo, vi sarà l’occasione per descrivere tale intervento. I lavori sul Ramazzini sono il segno di un’attenzione nuova verso una struttura che necessitava da tempo di interventi, sia di rilievo come quelli sulle coperture, sia di manutenzione di minore entità ma ugualmente necessari, in vista della realizzazione del nuovo ospedale il cui iter sta procedendo spedito”.
Al Ramazzini intanto i primi lavori sono già partiti, come spiega la direttrice del presidio ospedaliero dell’Ausl, Giulia Ciancia e, in particolare, “il rifacimento della scalinata d’accesso all’ingresso principale di via Molinari, e il ripristino delle coperture del corpo 6, in corrispondenza dell’ala della chirurgia (blocco B) e dell’Ostetricia, del corpo 1 (ambulatori di Ginecologia) e dell’Unità Farmaci Antiblastici (UFA). Seguiranno poi il rifacimento della pavimentazione carrabile del corridoio di collegamento tra il corpo 11 e l’area commerciale (bar ed edicola) e la sostituzione completa della pavimentazione, in materiale PVC, l’intervento sui Poliambulatori (corpo 12, in corrispondenza del Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza), e il ritinteggio dei locali al primo piano del corpo 1 che ospitano gli ambulatori di Ginecologia, oltre che l’installazione di una nuova Unità di trattamento aria per la Rianimazione e la sostituzione del gruppo di continuità a servizio del reparto di Ostetricia e Ginecologia. Sempre nel corpo 1 è previsto un intervento di ripristino del solaio al piano interrato della Dialisi e, infine, il rifacimento del corpo 15, che ospita la lavanderia e l’archivio”.
Jessica Bianchi
