Il Carpi torna a fare festa davanti al proprio pubblico e lo fa nel modo più bello: con un successo firmato da due figli della città. Matteo Rossini e Federico Casarini, carpigiani doc, decidono la sfida contro un Perugia in crisi nera, regalando ai biancorossi la prima vittoria interna della stagione, la prima al Cabassi dal lontano 7 marzo scorso.
Dopo un avvio contratto e nervoso, complice l’atteggiamento chiuso degli ospiti, i ragazzi di mister Cassani prendono in mano il pallino del gioco. Servono 22 minuti per creare il primo vero pericolo, ma da lì in poi il Carpi non si ferma più: prima il tentativo dal limite di Rosetti chiama Gemello alla parata, poi dal corner successivo è Rossini a svettare in area e firmare l’1-0 con il suo secondo gol stagionale. Il raddoppio arriva dieci minuti più tardi e porta la firma di Casarini, che sfrutta alla perfezione il cross di Verza dalla destra per insaccare di testa il gol del 2-0. Una rete che sa di rivincita e di appartenenza, per un giocatore che ha scelto di rimettersi in gioco nella squadra della sua città.
La ripresa è di pura e matura gestione per i biancorossi, che difendono con ordine senza mai rischiare troppo. Il Perugia, falcidiato dalla crisi tecnica e orfano dello squalificato Braglia, non riesce mai a rendersi davvero pericoloso, e Sorzi deve intervenire solo in due occasioni, senza affanni.
Con questi tre punti il Carpi sale a quota 11 in classifica e si posiziona al decimo posto, a +15 dall’ultimo posto e +4 dalla zona playout. Ma oltre al risultato, a far gioire i tifosi è soprattutto la firma locale di un successo che profuma di identità e orgoglio.
Venerdì sera trasferta a Bra, ma intanto al Cabassi è tornato il sorriso. E a riportarlo sono stati due carpigiani con la maglia nel cuore.
























