Incendio Ca.Re, “dopo due anni vogliamo conoscere le cause del rogo”

Due anni sono ormai trascorsi dal gravissimo incendio che il 30 settembre 2023 devastò l’impianto di trattamento rifiuti Ca.Re di Fossoli, nel quale andarono in fumo 250 tonnellate di plastica. Sulle cause che lo hanno provocato vige ancora il massimo riserbo. A chiedere ancora una volta di far luce sulla vicenda sono i consiglieri di FdI, Enrico Fieni e Federica Boccaletti.

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Foto dell’impianto dopo l’incendio. Scatto di Fabrizio Bizzarri

Due anni sono ormai trascorsi dal gravissimo incendio che il 30 settembre 2023 devastò l’impianto di trattamento rifiuti Ca.Re di Fossoli, il quarto in dieci anni (24 agosto 2013 quando fu distrutto, febbraio 2021, giugno 2022 e settembre 2023). Rogo nel quale andarono letteralmente in fumo 250 tonnellate di plastica. Sulle cause che lo hanno provocato, a distanza di due anni, vige ancora il massimo riserbo. Si vocifera che il dolo sia stato escluso ma le voci non hanno trovato una conferma ufficiale e le bocche restano cucite. L’impianto (per il 51% di proprietà di Aimag, il cui controllo è esercitato dai Comuni soci che ne detengono la maggioranza delle azioni, e per la restante parte di Garc) ha riaperto il 27 agosto 2024, dopo aver “assolto tutte le richieste avanzate dagli enti preposti, da Arpae ai Vigili del Fuoco, e completato le opere necessarie, anche per quanto riguarda la sicurezza antincendio”. Nell’aprile del 2024, nel corso di un consiglio comunale infuocato, l’ex sindaco Alberto Bellelli, in risposta a un’interpellanza presentata da Fratelli d’Italia nella quale si chiedeva di far luce sulle cause, aveva sottolineato come l’Amministrazione non fosse “ancora in possesso della relazione redatta dai Vigili del Fuoco poiché le indagini della Magistratura erano ancora in itinere”.

Fieni e Boccaletti

Sulla vicenda, che merita la massima trasparenza, pare essere calato il sipario nonostante i cittadini meritino di ricevere risposte chiare e garanzie per il futuro, pur consci che il rischio zero non esiste. Ora a bussare nuovamente alla porta del sindaco sono i consiglieri di FdI, Enrico Fieni e Federica Boccaletti: “il Sindaco è il primo referente della città per quanto riguarda la salute pubblica e la tutela dell’ambiente, pertanto – sottolineano – gli chiediamo di aggiornare il Consiglio Comunale su quanto accaduto il 30 settembre 2023. Vogliamo conoscere il contenuto della relazione dei Vigili del Fuoco e l’esito delle indagini dei Carabinieri e, qualora Righi non sia in possesso di tali documenti, sapere quando li riceverà”. La cittadinanza, lo ribadiamo ancora una volta, merita la “verità” e non questo assordante silenzio.

Jessica Bianchi

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