È stata una giornata movimentata per il paese di Fabbrico e i suoi 7mila abitanti quella di ieri, mercoledì 17 settembre. Non sono passate inosservate le numerose auto dei carabinieri davanti alla sede del Municipio. A spiegare la ragione della presenza dei militari accompagnati dai colleghi del Nucleo Forestale, è stato il Comune di Fabbrico su facebook. “In merito alla presenza dei Carabinieri in municipio – si legge sulla pagina social – informiamo la cittadinanza che si tratta di una presenza dovuta all’ acquisizione della documentazione tecnica circa l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto della ditta Gobbi e Frattini di via Bonifica. Si tratta di un atto inerente le procedure in essere, al quale il nostro ufficio tecnico ha fornito tutta la collaborazione. Attendiamo fiduciosi confidando nell’ operato degli organi competenti”.
Al termine degli accertamenti, i Carabinieri Forestali si sono recati in via Bonifica 7 per mettere i sigilli al cantiere per la realizzazione dell’ allevamento intensivo di tacchini tra Rolo e Reggiolo di proprietà di un’azienda di Desenzano del Garda: sui cancelli è comparso il cartello che informa del sequestro preventivo eseguito dai Nuclei investigativi di polizia ambientale, agroalimentare e forestale del Gruppo di Modena. Il mega allevamento, che ospita 39.900 tacchini ed è stato realizzato nelle campagne tra Fabbrico, la zona industriale Ranaro e Rolo su una superficie di 8mila metri quadrati, è al centro delle preoccupazioni dei cittadini che già più di un anno fa si erano mobilitati per chiedere chiarezza sul progetto, tutela dell’ambiente e della salute e avevano promosso una raccolta di firme. Ora è in corso un’indagine della procura sull’autorizzazione rilasciata all’allevamento e il lavoro degli inquirenti proseguirà nel più stretto riserbo.
Per approfondire leggi anche:
No all’allevamento intensivo di tacchini: “vogliamo risposte”
























