Imparare la felicità, la Casa del Volontariato al festivalfilosofia

In che modo uno street artist può aiutarci a diventare più felici? E cos’hanno a che fare con la felicità un temperino, un totem e una ruota? Sono queste le domande alla base di Imparare la felicità. Pratiche di arte, gentilezza e gratitudine, l’appuntamento promosso dalla Fondazione Casa del Volontariato che da venerdì 19 a domenica 21 settembre, a Carpi, parteciperà ufficialmente, per la prima volta, al programma artistico del festivalfilosofia.

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Salvatore Viola

In che modo uno street artist può aiutarci a diventare più felici? E cos’hanno a che fare con la felicità un temperino, un totem e una ruota? Sono queste le domande alla base di Imparare la felicità. Pratiche di arte, gentilezza e gratitudine, l’appuntamento promosso dalla Fondazione Casa del Volontariato che da venerdì 19 a domenica 21 settembre, a Carpi, parteciperà ufficialmente, per la prima volta, al programma artistico del festivalfilosofia.

Presso la Saletta della Fondazione CR Carpi, in corso Cabassi n°4, per le tre giornate del festival sarà attivo un laboratorio performativo che propone ai visitatori di cimentarsi in alcune pratiche generative di felicità collettiva: osservando lo street artist bolognese Salvatore Viola, all’opera su una grande tela in cui dare spazio alla felicità dell’espressione artistica, i partecipanti di ogni età potranno interagire con lui, riflettendo sull’aspetto creativo della felicità e (ri)scoprendo il suo valore anche nel contribuire a creare una società migliore.

Inoltre, chi visiterà il laboratorio potrà scrivere il proprio ringraziamento e leggere quello degli altri nel Temperino della Gratitudine e seguire le buone pratiche proposte dal Totem della Gentilezza, e suggerirne a sua volta di personali. La partecipazione è libera e gratuita.

Il laboratorio creativo sarà aperto e visitabile nei seguenti orari:
Venerdì 19 settembre ore 15.00 alle 20.00
Sabato 20 settembre ore 10.00 alle 23.00
Domenica 21 settembre ore 10.00 alle 20.00

“Come molti sapranno – commentano Giulia Pellizzari e Marco Bulgarelli,  rispettivamente presidente e consigliere della Fondazione Casa del Volontariato – sta conducendo una riflessione sul tema della felicità, intesa nelle sue varie accezioni, e soprattutto come ‘bene comune’ e risorsa non solo dei singoli, ma di gruppi, organizzazioni e comunità. Oltre alla Casa della Felicità di via Peruzzi, alla mappa dei Luoghi generativi di felicità e ai vari incontri di formazione e riflessione, ora il percorso si arricchisce di un nuovo tassello, questa gradita partecipazione, per il primo anno, al programma di un festival importante come quello della filosofia. Attraverso pratiche e attività semplici e immediate, in grado di coinvolgere un pubblico di tutte le età con una leggerezza non priva di profondità, vogliamo suggerire che la felicità sia sì un’emozione, ma in quanto tale possa vivere di ‘pratiche’ intersoggettive, come quella artistica, di azioni molto concrete, come i gesti di gentilezza, e di riconoscimento reciproco, come quello che proviene dalla capacità di essere grati. Nell’edizione dedicata alla Paideia non potevamo dunque esimerci dal proporre di ‘allenare’ i muscoli della felicità, che spesso, pur essendo così importanti, rischiano di essere tra i più atrofizzati”.

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