Dopo aver ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui il Premio Nazionale sull’Innovazione Digitale (edizione 2024/2025) di Roma, e aver rappresentato l’Italia come esempio di Buone Pratiche Didattiche all’Expo di Osaka, la mostra Infinity Cubes, una delle esperienze di eccellenza del Liceo Fanti dove l’arte colloquia con la matematica, continua il suo viaggio. Una delegazione di docenti del Liceo Fanti ha infatti presentato con successo il progetto al Festival dell’Innovazione Scolastica di Valdobbiadene nelle giornate del 5, 6 e 7 settembre.
Le tre giornate nel trevigiano sono state l’occasione per condividere con un’ampia platea di scuole l’esperienza biennale di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) delle attuali 5^F e 5^H: il progetto interdisciplinare Infinity Cubes, in cui le non-cognitive skills sono al centro, come lo sono in questa edizione del Festival.
Il gradimento e il successo della mostra confermano che la metodologia e gli strumenti utilizzati dalle docenti Roberta Righi, Lucia Roncaglia e Giulia Tettamanzi sono vincenti: nella scuola attuale l’innovazione deve necessariamente passare attraverso la promozione delle competenze socio-emotive, che si realizzano pienamente nell’approccio interdisciplinare (con le STEAM – Science, Technology, Engineering, Art and Mathematics al centro) e nell’uso del digitale.
‘Partecipare al Festival dell’Innovazione Scolastica ha consentito non solo di dare visibilità alla progettualità del Liceo, ma anche di attivare connessioni per un proficuo scambio di idee e pratiche didattiche, nonché di creare reti di scuole che si confrontano e collaborano’, spiega Ilenia Bonini, referente PCTO del Liceo che ha partecipato alla tre giorni con le colleghe.
Ciò che ha animato le esperienze presentate a Valdobbiadene, dove da Carpi è arrivato il progetto Infinity Cubes, è la volontà di crescere studenti consapevoli, attivi nel proprio percorso di costruzione di sé attraverso il sapere e capaci di dialogare in modo dinamico con il presente.
