Ci si interroga sul destino del Monastero delle Cappuccine di Carpi. Sono scaduti i termini entro i quali la Curia di Carpi avrebbe potuto esercitare il diritto di prelazione sull’ immobile di proprietà della Fondazione delle Clarisse Cappuccine d’Italia rimasto vuoto dopo il trasferimento nel monastero di Correggio delle ultime tre sorelle rimaste. Dal 1950 le Cappuccine erano nell’attuale sede di via Trento Trieste, attigua alla chiesa di San Bernardino da Siena. A questo punto la proprietà, non più vincolata, potrebbe decidere di cedere il fabbricato mettendolo in vendita sul mercato. Al di là delle risorse necessarie per l’acquisto, il tema è quello della destinazione dell’immobile. Acquistarlo per farne cosa? Tra le idee vagliate dalla Curia che poi ha rinunciato a presentare una sua proposta c’erano progetti per uno studentato oppure alloggi a uso sociale o per lavoratori fuori sede nel rispetto della dimensione comunitaria che caratterizza l’edificio. Altre soluzioni potrebbero trovare ostacoli nei vincoli di tutela. Il futuro del Monastero per il momento può aspettare e, forse, considerando le preoccupazioni espresse da una parte della comunità, è meglio così.
