Inguaribili ma sempre curabili, al via un ciclo di incontri tra medicina e arti espressive

Sabato 29 marzo, a partire dalle 9.15, presso l’Auditorium Loria di Carpi prende il via il ciclo di incontri organizzato dalle associazioni del volontariato Fondazione Hospice San Martino, Amo Carpi, ZeroK, Gafa e Carer. Presentazione del libro Prendersi cura con Giada Lonati e Ferruccio De Bortoli, rispettivamente direttrice e presidente dell’Hospice Vidas di Milanoo. A seguire un intermezzo musicale di Voci e Mani bianche dell’Istituto Figlie della Provvidenza e, infine, una tavola rotonda con Maria Grazia Lazzaretti, Loredana Ligabue, Annalena Ragazzoni e Massimiliano Cruciani.

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Maria Grazia Lazzaretti

Sabato 29 marzo, a partire dalle 9.15, presso l’Auditorium Loria di Carpi prende il via il ciclo di incontri culturali Inguaribili ma sempre curabili organizzato dalle associazioni del volontariato Fondazione Hospice San Martino, Amo Carpi, ZeroK, Gafa e Carer, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi che si svolgerà nei Comuni di Carpi, Novi e Soliera da marzo a novembre.

Sabato, dopo l’introduzione di Stefano Cencetti della Fondazione Hospice San Martino e i saluti delle istituzioni, spazio alla presentazione del libro Prendersi cura con Giada Lonati e Ferruccio De Bortoli, rispettivamente direttrice e presidente dell’Hospice Vidas di Milanoo. A seguire un intermezzo musicale di Voci e Mani bianche dell’Istituto Figlie della Provvidenza e, infine, una tavola rotonda con Maria Grazia Lazzaretti (Amo Carpi), Loredana Ligabue (Carer), Annalena Ragazzoni (Gafa) e Massimiliano Cruciani (ZeroK).

Gli appuntamenti, che consisteranno in una presentazione di libri accompagnata da recital di cori locali, si concentreranno sulle medical humanities.

Le associazioni promotrici sono infatti impegnate a diffondere l’utilità/necessità, a fronte di persone affette da patologie cronico-degenerative e in cure palliative, di favorire l’incontro della medicina e delle pratiche sanitarie con le scienze sociali e comportamentali (antropologia culturale, sociologia, psicologia) con la filosofia morale (teologia e bioetica) e con la arti espressive (letteratura, musica, arti figurative e performative), ponendo al centro scrittura, lettura e musica.

Il malato non è il semplice contenitore del sintomo o l’oggetto di analisi e di tracciati o il portatore di una terapia e non è solo ma insieme a lui è coinvolta la sua famiglia. Va quindi posta attenzione, oltre che alle cure mediche, soprattutto quando la marcia della malattia è destinata a non arrestarsi, alla psicologia dell’assistito e dei suoi familiari, al rispetto della sua personalità con le sue esigenze ed abitudini, della sua spiritualità, della sua dignità e dei suoi diritti partendo dal diritto di sapere (il consenso informato, la disposizioni anticipate di trattamento ), di conoscere la malattia di cui soffre. Acquista valore, quindi, il prendersi cura, con un’assistenza tagliata come un

abito su misura da un abile sarto, assistenza “sartoriale”, favorita dalla narrazione, in quanto modellata sulla biografia individuale e da qui prende origine il programma Inguaribili ma sempre curabili.

PROGRAMMA

L’organizzazione si articola su due momenti, il primo prende avvio con la presentazione di esperienze ed elaborazioni sulle medical humanities in cronicità e cure palliative a partire da professionisti di riferimento a livello nazionale:

Prendersi cura di Giada Lonati Direttrice dell’Hospice Vidas di Milano con prefazione di Ferruccio De Bortoli, ambedue presenti alla presentazione e a illustrare l’attività della loro Associazione: sabato 29 marzo,

mattina, Auditorium Loria di Carpi.

La cronicità, come prendersene cura, come viverla di Dagmar Rinnerburger, medico pneumologo e allergologo, accompagnata nella presentazione e discussione da Sandro Spinsanti: giovedì 29 maggio, pomeriggio, Circolo Guerzoni di Carpi.

Per poi concentrarsi su pubblicazioni nate da esperienze locali “quando il racconto diventa cura” e aprendo alla musica come terapia Con le mani di Vanda Menon libro scritto con care-giver e pazienti con Alzheimer, a Novi sabato 17 maggio.

Cara Laura… Cara Agata di Laura Scaltriti. Lettere scritte, pensate, lette e rilette fra un medico oncologo e una paziente in cura oncologica, a Novi nel mese di ottobre.

Sediamoci qui. Introduzione alle cure palliative di Paolo Vacondio. Intenso reportage dalla prima linea delle cure palliative, a Soliera nel mese di settembre.

Il secondo momento, in autunno, sabato 15 novembre, a ridosso della ricorrenza di San Martino, intende rappresentare una sintesi degli incontri svolti confrontandosi al mattino per la medicina narrativa in un convegno sulla Medicina narrativa con professionisti di valenza nazionale e con esperienze analoghe di altre realtà italiane e nel pomeriggio con letture di pagine scelte dal volume di Claire Oppert, La cura Schubert, accompagnate da recital di arie con violoncello, a Carpi Auditorium San Rocco.

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