Tornano le poesie in dialetto carpigiano di Tino Casolari

Nell’ambito della rassegna dedicata agli autori locali “Il gusto della Storia” venerdì 17 gennaio, alle ore 18, presso la sala “A. Loria”, Tino Casolari assieme a Guido Grazzi presenterà la sua nuova raccolta di poesie “Téera da Béegh” per raccontare ancora una volta la vita nelle nostre campagne.

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Poesie sui morti per tenere vivo il dialetto carpigiano: torna in una nuova edizione ampliata il libro di poesie dialettali Téera de Béegh di Tino Casolari. “Dopo il successo della precedente raccolta – racconta Casolari – ho pensato di allargare  la rosa dei personaggi. Il volume, nella nuova edizione, ne contiene centosei dei quali settanta sono completamente nuovi e fanno compagnia agli altri rivisitati e abbelliti. Per facilitare la lettura a fronte di ogni poesia ho aggiunto anche la traduzione in italiano, molto lineare, per permettere di comprendere il significato delle varie parole che può risultare complicato per i meno anziani”.

In occasione della presentazione del 17 gennaio reciterai alcune delle nuove poesie?

“Quella del 17 non sarà la solita presentazione ma uno spettacolo con poesie, dialoghi e canzoni per raccontare il passaggio dalla campagna del passato ai giorni nostri”.

Cosa la spinge a portare avanti questo progetto letterario?

“Per cercare di non far scomparire il nostro dialetto che purtroppo si parla sempre meno nelle case e che ai giovani non interessa. Lo so che queste poesie sono solo delle gocce ma se rimarranno  a testimoniare   i personaggi che c’erano nelle nostre campagne molti decenni fa e i lavori che facevano i nostri avi vorrà dire che Téera da Béegh avrà raggiunto il suo scopo”.

Chiara Sorrentino

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