Un Buon Natale con l’oasi La Francesa

Come da tradizione anche quest’anno i volontari dell’Associazione Panda di Carpi, che gestisce l’Oasi La Francesa, hanno organizzato una cena che si terrà sabato 14 dicembre, presso il circolo La Fontana di Fossoli. Un’occasione per scambiarsi gli auguri di Natale ma anche per incontrare nuove persone e far conoscere una realtà molto importante per il nostro territorio, impegnata nella tutela della flora e fauna selvatica.

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Come da tradizione anche quest’anno i volontari dell’Associazione Panda di Carpi, che gestisce l’Oasi La Francesa, hanno organizzato una cena che si terrà sabato 14 dicembre, presso il circolo La Fontana di Fossoli. Un’occasione per scambiarsi gli auguri di Natale ma anche per incontrare nuove persone e far conoscere una realtà molto importante per il nostro territorio, impegnata nella tutela della flora e fauna selvatica. L’Oasi La Francesa, estesa per circa 23 ettari, si trova all’interno della zona di protezione speciale Valle di Gruppo, nelle campagne tra Novi e Fossoli, e spesso si trasforma in albergo o “autogrill” per varie specie di uccelli durante le fasi migratorie. Uno spettacolo osservarle e lo si può fare grazie all’attività di birdwatching rivolta ai visitatori durante l’apertura dell’Oasi.

“Siamo aperti in due periodi all’anno – spiega Franco Losi, Presidente dell’Associazione Panda -, dal primo marzo al primo giugno e dal primo settembre al primo novembre. In questi mesi riceviamo scolaresche di ogni ordine e grado su prenotazione: nel 2024 abbiamo ospitato 800 tra alunni e studenti, ma sono stati numerosi, circa mille, anche i cittadini che sono venuti a trovarci per scoprire i segreti del nostro territorio. Le visite, accompagnate da guide, sono limitate a un ettaro di terreno ma dal capanno predisposto per il birdwatching se ne possono osservare ben 8. A volte inoltre organizziamo anche iniziative ed eventi.

Negli altri periodi dell’anno preferiamo lasciare tranquilli i legittimi proprietari dell’Oasi che sono tantissimi: uccelli boschivi, uccelli acquatici di diverse specie, per le quali abbiamo creato habitat specifici, ma anche lepri, caprioli, volpi, ricci, lombrichi e una moltitudine di insetti impollinatori e altri fondamentali per l’ecosistema in Oasi trovano rifugio dai fitofarmaci utilizzati in agricoltura.

I nostri volontari, che attualmente sono 80, lavorano tutto l’anno per garantire il mantenimento di un habitat che ha bisogno costantemente di cura e attenzioni e per assicurare al tempo stesso lo svolgimento delle visite in piena sicurezza e nel rispetto della natura. Tra i vari lavori da effettuare figurano la manutenzione dei canali di scolo, il ripristino della cartellonistica didattica esposta nel “Percorso Natura”, il risanamento della zona umida, gli sfalci e il livellamento della ghiaia. Si pensi che abbiamo la bellezza di 12 mila alberi e lunghe siepi marginali con frutti selvatici a beneficio degli uccelli del bosco.

La nostra associazione gestisce questa straordinaria oasi naturalistica da ben 20 anni e la cena del 14 dicembre sarà anche l’occasione per festeggiare il compleanno di una realtà davvero importante per il nostro territorio. Sto già ricevendo telefonate – conclude Losi – per organizzare visite di scolaresche nella prossima primavera e tutto questo interesse nei nostri confronti mi riempie d’orgoglio”.

Visitare l’Oasi La Francesa significa immergersi nei particolari pieni di fascino della natura palustre nella quale viviamo, ma che spesso ignoriamo perché assorbiti da altro, una natura che se ascoltata e osservata nel modo giusto sa regalarci inediti spettacoli e può ancora stupirci, in un tempo che resta sospeso, scandito dai ritmi degli animali che lì abitano o vi sostano anche solo per brevi periodi.

Federica Boccaletti

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