Dopo aver lavorato per anni in canili e gattili di Modena e provincia e di Reggio Emilia e provincia, Liliana Pasini, 65 anni di Carpi, prossima a godersi la pensione, ha deciso di mettere il suo tempo e la sua sapienza nell’arte dell’amigurumi al servizio degli animali senza casa e in difficoltà.
È nato così il progetto gattomattocarpi, (che ha anche una pagina Instagram e Facebook), con cui Liliana Pasini realizza amigurami di animali, e non solo, per sostenere economicamente le associazioni al servizio degli animali senza dimora.
“Collaboro con realtà di tutta Italia che pubblicano le foto dei miei lavori sui loro social, e che di solito si ispirano ad animali che vivono realmente nei rifugi, invitando ad acquistarli per fare un regalo o anche solo per tenerli per sé, in modo da sostenere concretamente le attività dell’associazione. Per garantire la massima trasparenza, ogni volta invio copia del bonifico da me effettuato all’associazione alla persona che ha acquistato un amigurami.
Inoltre, l’associazione ringrazia pubblicamente sui social le persone che hanno partecipato all’iniziativa. In questo modo ho unito il mio grande amore per gli animali e la mia passione per l’uncinetto per una buona causa”.
Liliana è infatti da sempre grande amante e sostenitrice degli animali. Ha avuto un cane e cinque gatti e ora sono rimasti accanto a lei due gatte: Rebecca, adottata dal Gattile di Carpi, e Ljuba, adottata da un’associazione che recupera e si prende cura di animali bisognosi a Castelnuovo Rangone.
Quanto tempo impieghi per realizzare le tue creazioni?
“Si parte dalle quattro ora circa per le creazioni più piccole come i portachiavi per arrivare ai sei/sette giorni per quelle più grandi. Spesso realizzo anche animali personalizzati su richiesta dei clienti.
Ciascuno di noi può sostenere nel suo piccolo gli animali bisognosi e, insieme, possiamo fare la differenza”.
Chiara Sorrentino
