L’Emilia-Romagna si conferma la prima regione per incidenza di cittadini stranieri

Cresce il numero di cittadini stranieri residenti in Emilia-Romagna. Al 1° gennaio 2024 sono 575.476 (12,9% della popolazione complessiva), con un incremento di oltre 6.600 persone rispetto all'anno precedente. Le province con le incidenze maggiori in regione sono Parma (15,4%), Piacenza (15,3%) e Modena (13,7%).

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Cresce il numero di cittadini stranieri residenti in Emilia-Romagna. Al 1° gennaio 2024 sono 575.476 (12,9% della popolazione complessiva), con un incremento di oltre 6.600 persone rispetto all’anno precedente. Sono alcuni dati pubblicati nel Dossier statistico immigrazione Idos/Confronti presentato nei giorni scorsi all’Istituto Aldini Valeriani di Bologna. La nostra regione si conferma da diversi anni quella con la più alta incidenza di cittadini stranieri residenti, seguita dalla Lombardia (12,1%). Le province con le incidenze maggiori in regione sono Parma (15,4%), Piacenza (15,3%) e Modena (13,7%) mentre il fanalino di coda è Ferrara che resta comunque sopra all’11%. Il comune in regione con l’incidenza più alta è Castel San Giovanni, nel piacentino, dove 1 residente su 4 è cittadino straniero. In Emilia-Romagna i minorenni stranieri residenti sono circa 113.551, quasi un quinto del totale degli stranieri e il 17% del totale dei minori residenti. La maggior parte di loro è nata in Italia. I bambini stranieri nati nel 2023 in regione sono stati 6.089, pari al 21,3% del totale. In vent’anni, in Emilia-Romagna si è registrato un aumento del 58,8% dei bimbi stranieri nati, mentre i nati italiani sono diminuiti circa del 29%. “Le nascite di bimbi italiani sono pesantemente diminuite, ma ora questa tendenza riguarda anche le nascite di bimbi stranieri che negli ultimi dieci anni sono in forte calo”, sottolinea Valerio Vanelli dell’Università di Bologna, co-autore del capitolo del Dossier dedicato all’Emilia-Romagna. Le acquisizioni di cittadinanza, dopo una flessione nel 2017-2019, hanno avuto un nuovo incremento, con un picco di oltre 27mila nel 2022, e 25.560 acquisizioni di cittadinanza registrate nel 2023. La prevalenza è femminile (52-53% del totale) e si registrano quote percentuali rilevanti di over 60 anni anche se la popolazione straniera è certamente più giovane di quella italiana.

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