La riapertura del Tempio di San Nicolò ha un ruolo importante nell’ottica della ripresa dell’attività della parrocchia.
“Ciò – afferma monsignor Ermenegildo Manicardi, vicario generale della Diocesi di Carpi – comporta un affiancamento reciproco e una collaborazione tra la Diocesi e il Comune, con benefici per tutta la città: si pensi, ad esempio alla Mensa del Povero. Un altro aspetto di rilievo è dato dal fatto che, con la riapertura, siamo riusciti a salvare la presenza in città di una Congregazione religiosa, i Missionari Servi dei Poveri, fondata a Palermo nel 1887 dal sacerdote italiano Giacomo Cusmano, e molto diffusa in Africa. Ci sarà poi un parroco sia per San Nicolò che per San Francesco, padre Celestino, con due viceparroci e altri due sacerdoti. Tutti abiteranno nel convento di San Nicolò”.