Il Bosco magico potrebbe essere “spostato” a Fossoli

“Crediamo che la scelta non sia tra modificare il progetto o radere al suolo il bosco, ma nel tutelare le ricadute positive di quei 3 ettari di verde. La soluzione potrebbe essere quella di spostare il Bosco Magico in un'altra area. Basterebbe individuare un appezzamento di terreno delle stesse dimensioni, anche collocato in un'altra zona e lasciare che quest'area venga rinaturalizzata spontaneamente”. E’ la proposta della lista Carpi Comune - Sinistre Unite.

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La lista Carpi Comune – Sinistre Unite interviene dopo la proposta del consigliere comunale Michele De Rosa di tutelare il cosiddetto Bosco Magico, a ridosso della rotatoria di Via Guastalla, spostando il tracciato della futura bretella per Fossoli.

Una proposta, commenta Luca Fedrigotti, che “arriva alla vigilia dell’avvio dei lavori e a tre anni di distanza dall’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economico della bretella. Tutelare le aree verdi è un’azione positiva ma una risposta favorevole alla proposta di De Rosa significherebbe allungare i tempi per la realizzazione dell’opera e ulteriori costi. Il Bosco Magico è una rigogliosa area verde sorta spontaneamente, senza nessun intervento umano: si tratta di circa 3 ettari di alberi, cespugli, fiori che rappresentano un ambiente ottimo per la biodiversità e come rifugio della fauna locale. Chiaramente un’area del genere agisce positivamente in merito all’inquinamento, catturando C02, producendo ossigeno… Crediamo che la scelta non sia tra modificare il progetto o radere al suolo il bosco, ma nel tutelare le ricadute positive di quei 3 ettari di verde. La soluzione potrebbe essere quella di spostare il Bosco Magico in un’altra area. Basterebbe individuare un appezzamento di terreno delle stesse dimensioni, anche collocato in un’altra zona e lasciare che quest’area venga rinaturalizzata spontaneamente”. Un trasloco che potrebbe avvenire “a Fossoli, dove da anni riteniamo vi sia uno sbilanciamento importante in tema di impianti dediti ad attività ambientali, e dove, prossimamente, verranno realizzate distese di pannelli fotovoltaici” conclude Fedrigotti.