La saga infinita del Caffè Teatro continua: chi se lo accollerà senza poter contare su uno spazio esterno fisso?

Luca Cirelli, titolare del Caffè 39 nonché vincitore dell’ultimo bando pubblico per la gestione del Caffè del Teatro, ha ufficialmente comunicato al Comune di Carpi la propria rinuncia.  “E’ stata una scelta sofferta ma obbligata” spiega. “Dopo la seconda bocciatura al nostro progetto da parte della Sovrintendenza abbiamo fatto le nostre valutazioni e deciso di rinunciare a questa bella ma impegnativa opportunità”. Il nodo del contendere? Il dehor esterno.

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Il Caffe del teatro in una foto di repertorio

Luca Cirelli, titolare del Caffè 39 nonché vincitore dell’ultimo bando pubblico per la gestione del Caffè del Teatro, ha ufficialmente comunicato al Comune di Carpi la propria rinuncia. 

“E’ stata una scelta sofferta ma obbligata” spiega. “Dopo la seconda bocciatura al nostro progetto da parte della Sovrintendenza abbiamo fatto le nostre valutazioni e deciso di rinunciare a questa bella ma impegnativa opportunità”.

Il nodo del contendere? Il dehor esterno. “Di fatto la Sovrintendenza non vuole un dehor fisso, bensì una struttura temporanea e limitata al solo periodo estivo. Gli spazi del locale però sono troppo esigui per pensare di poter lavorare senza un’area esterna fissa. Non sarebbe sostenibile e dunque, dopo un confronto col Comune, abbiamo deciso, seppure a malincuore, di abbandonare la partita”, prosegue Luca Cirelli. La saga infinita del Caffè Teatro quindi continua, ma chi se lo accollerà senza poter contare su uno spazio esterno fisso e a fronte delle numerose spese da sostenere? “Ricordo che serve un investimento di circa 300mila euro per avviare l’attività – conclude Cirelli – di certo per vedere riaperto il Caffè del Teatro il Comune non dovrebbe accollare al gestore una spesa di questo tipo in considerazione dei limiti imposti dalla Sovrintendenza”.