Prosegue la sperimentazione della bodycam anti-aggressioni sui treni

Riscontri positivi dal personale che, su base volontaria, da marzo sta sperimentando l'utilizzo delle body-cam. Per questo, si proseguirà fino a febbraio del prossimo anno.

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Proseguirà la sperimentazione delle bodycam anti-aggressioni sui treni dell’Emilia-Romagna. I sindacati (Filt- Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Orsa) dopo una settimana difficile sul fronte della sicurezza del personale, hanno siglato un accordo con Trenitalia Tper per proseguire i test sulle telecamere. Durante l’incontro le parti hanno analizzato i feedback restituiti in forma anonima dal personale che, su base volontaria, da marzo sta sperimentando l’utilizzo delle body-cam. Per questo, si proseguirà fino a febbraio del prossimo anno. Questo accordo si inserisce nel percorso avviato da sindacati e azienda in materia di sicurezza del personale, facendo seguito a una serie di accordi sulla formazione per la gestione dei comportamenti aggressivi, sul contrasto a discriminazioni, violenze e molestie di genere nei luoghi di lavoro e promozione di politiche inclusive e tutela della salute e sicurezza delle persone.

Nel confronto con l’azienda, è stata evidenziata la necessità di comunicare bene ai passeggeri la presenza delle body-cam, di estendere la copertura dei treni con il personale di antievasione. Per le segreterie regionali dei sindacati il confronto con Trenitalia Tper su ‘sicurezza e aggressioni’ deve continuare, “per favorire l’emersione di tutti i casi di aggressione fisica e verbale e per individuare ulteriori misure tecniche e organizzative a supporto del personale front line, per una maggiore tutela su salute e sicurezza”. Inoltre, “sarebbe importante poter partecipare ai tavoli periodici sulla sicurezza tra azienda e Fs Security”. Infine, per i sindacati, “è imprescindibile un vero e concreto intervento delle istituzioni dell’Emilia-Romagna, anche in termini di investimenti, per prevenire e agire sulle cause profonde di un fenomeno inaccettabile”.