Tremila chilometri a piedi per le vie dei pellegrini: Negrelli è arrivato a Lourdes

Alle spalle ha 1.250 chilometri di cammino, con partenza da Carpi, fatti dal 2 giugno a oggi, salite e discese con lo zaino in spalla e i piedi doloranti. Dopo la tappa a Lourdes il pellegrino Negrelli proseguirà verso ovest in direzione Saint Jean Pied de Port dove inizia il cammino francese che si concluderà a Santiago di Compostela.

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Il bisogno spirituale di entrare di nuovo nel Santuario di Lourdes e quello più materiale di fare una lavatrice di quelle automatiche dopo due mesi di cammino: Andrea Negrelli scherza ma, dopo gli ultimi 42 chilometri a piedi fatti nella sola giornata di domenica 28 luglio per arrivare “a poma” come dice lui, è davvero distrutto, o come afferma: “sono stanco demolito”. Alle spalle ha 1.250 chilometri di cammino, con partenza da Carpi, fatti dal 2 giugno a oggi, salite e discese con lo zaino in spalla e i piedi doloranti.  Il 54enne carpigiano ha proseguito convinto, passo dopo passo, attraverso il territorio italiano fino a Ventimiglia e poi in Costa Azzurra, lungo la zona umida della Camargue, tra i tori, fino a Narbonne e poi l’arrivo a Lourdes, con una media di circa 22 chilometri al giorno.

Dopo le ultime esperienze non memorabili nei campeggi, ora si gode qualche giorno di riposo alloggiato in un vero letto e con un vero bagno a disposizione, prima presso il centro di accoglienza e alloggio dei pellegrini Cité San Pierre e poi alla Rouche, sorta di auberge per chi effettua il Cammino di Santiago.

A Lourdes è arrivato dopo aver attraversato l’Alta Garonna, la zona sotto la città di Tolosa tra colline e paesaggi da cartolina, con un clima più favorevole rispetto al tratto subito dopo Marsiglia, il peggiore finora percorso, lungo una sorta di ciclabile all’interno di una tangenziale, tra camion e auto per 34 chilometri. “A un certo punto ho detto ‘qui ci muoio’, perché avevo solo quattro biscotti e venti chilometri di strada davanti a me. Mi sono reso conto di camminare in mezzo al niente e l’angoscia ha iniziato a salire”. La fortuna ha voluto che, durante la sosta vicino al cancello di una fattoria, passasse il proprietario. Alla domanda: “ti sei perso?”, Negrelli ha risposto distrutto: “no signore, ma avete dell’acqua?” e l’uomo l’ha accompagnato in casa per rifornirlo di acqua fresca.

La provvidenza ha voluto che incontrasse più di un buon smaritano. Ad Arles, mentre aspettava l’apertura di un supermercato per acquistare qualche cosa da mangiare e bere per la tappa del giorno, un signore appena uscito dalla boulangerie accanto, notando la conchiglia del pellegrino legata allo zaino, gli ha donato una pagnotta di pane appena comprata. Una chiacchiera tira l’altra e, entusiasmato dal viaggio, quest’uomo gli ha anche offerto il caffè, due croissant e le albicocche che lui stesso aveva raccolto.

Nel territorio francese gli incontri con le persone si sono fatti più radi, forse anche in ragione delle difficoltà legate alla lingua, e più rare sono state le occasioni in cui Negrelli è stato ospitato in case di muratura con tutte le loro comodità ma un posto in campeggio è sempre riuscito a rimediarlo.

Diversamente dal cammino sul suolo patrio da Carpi a Ventimiglia, Negrelli ha vissuto in Francia una dimensione più intima e solitaria camminando senza incontrare anima viva, con il solo sottofondo della natura, provato dalle condizioni delle sue gambe, dei suoi piedi e per i lividi sui fianchi a causa della cintura dello zaino. “Camminare da soli nella natura, lontani per così tanto tempo dal proprio contesto di vita dove ognuno di noi ha i propri punti di riferimento, non è cosa semplice e scontata. A ciò si aggiunge il peso del viaggio con il suo carico di fatica e di stress che difficilmente ci ritroviamo ad affrontare nella vita di tutti i giorni. Questo viaggio è un esercizio di pazienza, altrimenti si va fuori di testa. Quello che deve emergere da me stesso, emergerà” conclude.

Dopo la tappa a Lourdes, il pellegrino Negrelli proseguirà verso ovest in direzione Saint Jean Pied de Port dove inizia il cammino francese che si concluderà a Santiago di Compostela. La sua intenzione poi, è quella di arrivare passando per Muxia, fino alla punta più estrema di Spagna a Finisterre e da lì percorrere il cammino portoghese a ritroso fino a Lisbona, passando per Fatima.

Sara Gelli

 

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