La scultura d’arte moderna di Enrico Davolio celebra il lavoro delle donne

Sabato 18 maggio il sindaco di Rio Saliceto, Lucio Malavasi, intitolerà il Parco di via Elsa Morante alle mondariso. All’interno dell’area verde verrà poi scoperta la scultura d’arte moderna donata dall’artista Enrico Davolio.

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Enrico Davolio

“Noi mondine, con il nostro canto e le nostre storie, lasciamo, di madre in figlia, la nostra eredità di donne che hanno combattuto e pianto, faticato e sofferto, riso e cantato, con la consapevolezza che, seppur così piccole, così niente, anche noi siamo una radice della storia di chi verrà dopo di noi e ci piace pensare di non essere state inutili”. Si descrive così il Coro delle Mondine di Novi di Modena da anni impegnato nel mantenere viva, attraverso il canto, la memoria delle mondariso. Il Comune di Rio Saliceto ha ora deciso di celebrarle, affinché il ricordo di quelle testimoni di un’Italia che non c’è più e che dall’inizio del Novecento agli Anni Sessanta hanno lavorato duramente piegate nell’acqua per 10 ore al giorno, non sbiadisca. La storia delle mondine di Rio Saliceto rappresenta una pagina ancora poco raccontata ma grazie all’eredità di Carmen Gadda soprannominata Bionda e di Lidia Rabitti Brunetti, ora scomparse entrambe, il comune ha potuto recuperare numerose informazioni e documenti. A loro e a tutte le mondariso sabato 18 maggio il sindaco Lucio Malavasi, intitolerà il Parco di via Elsa Morante. All’interno dell’area verde verrà inoltre scoperta la scultura d’arte moderna donata dall’artista riese Enrico Davolio alla presenza della critica d’arte Francesca Baboni. “Un’opera astratta – spiega Davolio – che vuole rendere omaggio non solo alle mondine bensì a tutte le donne dal dopoguerra ai giorni nostri. Un modo per raccontare, in chiave moderna, le fatiche, i sacrifici e le lotte delle donne per acquisire diritti e parità. Mogli, amanti, madri, lavoratrici… ho voluto mostrare l’evoluzione e l’emancipazione femminili nel corso del tempo. A chi guarda la scultura spetterà il compito, a seconda dell’angolazione di osservazione che sceglierà, di individuare le varie componenti che rendono l’animo femminile tanto composito e complesso”. La giornata di sabato 18 maggio si concluderà poi presso il teatro comunale di Rio dove verrà proiettato un documentario, per la regia di Max Manini, con le interviste a otto ex mondine ancora in vita. Al termine a prendersi la scena saranno poi l’attrice Ivana Monti e il Coro delle Mondine di Novi di Modena, dopodiché spazio a un momento conviviale con la degustazione di riso e prodotti locali nell’adiacente piazzale sul retro del teatro, in Piazza 30 gennaio 1944. Domenica 19 maggio Enrico Davolio aprirà al pubblico le porte del suo atelier, un’occasione preziosa per ammirare le sue ultime opere.

Jessica Bianchi

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