La sicurezza va oltre i confini, dieci comuni uniscono le forze

Nasce il progetto Sicurezza in Comune, frutto della collaborazione tra due Unioni di Comuni, per un unico sistema di videosorveglianza a confine e per contrastare il degrado sociale e ambientale.

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Da sinistra Toni, Malavasi, Bellelli e Golfieri

Unire le forze “nel nome della sicurezza e della coesione sociale” è questo lo spirito del nascente progetto Sicurezza in Comune, spiega il presidente dell’Unione delle Terre d’Argine, Alberto Bellelli. “Uno strumento ulteriore per affrontare fenomeni sociali complessi, così come il malaffare, andando oltre i propri confini,  oggi sempre più permeabili. Un approccio che in futuro dovrebbe essere applicato e allargato anche ad altri temi”, conclude Bellelli.  Sicurezza in Comune, che coinvolge l’Unione delle Terre d’Argine e l’Unione dei Comuni Pianura Reggiana, come sottolinea il presidente di quest’ultima, Lucio Malavasi, “è un’iniziativa innovativa e per nulla scontata che vede in prima linea due corpi di Polizia Locale, due province, dieci comuni e due prefetture che lavorano insieme. Per il bene del territorio occorre smettere di guardare solo ai confini amministrativi e iniziare a ragionare in un’ottica di area vasta. Questo progetto non solo agevolerà le Forze dell’ordine ai fini del controllo e delle indagini ma contribuirà ad arginare fenomeni come l’abbandono di rifiuti, l’inciviltà e il disagio giovanile”. Una collaborazione interistituzionale che vuole quindi rispondere alla legittima richiesta di sicurezza da parte dei cittadini per una maggiore vivibilità degli spazi pubblici, promuovendo il rispetto della legalità.

Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera, Correggio, Campagnola Emilia, Fabbrico, Rio Saliceto, Rolo e San Martino in Rio fanno squadra per affrontare le sfide della sicurezza urbana in un territorio che si estende su due diverse province ma con territori contigui. Da un lato vi sarà una forte implementazione del sistema di videosorveglianza, per garantire una maggiore efficacia nei servizi di prevenzione e controllo: “48 telecamere posizionate in 17 intersezioni stradali strategiche e studiate con cura”, spiega il comandante della PL delle Terre d’argine, Davide Golfieri. Dalla statale per Correggio a via Guastalla, dall’arteria che da Novi porta a Rolo a quella tra Migliarina e Rio ad esempio. E, ancora vi sarà un “potenziamento delle strumentazioni in dotazioni al corpo, come le body cam”, conclude.

“Vogliamo spingere sul fronte della sicurezza urbana – aggiunge Tiziano Toni, comandante della PL dell’Unione dei Comuni Pianura Reggiana – grazie ad attività congiunte, sia su strada che nelle aree pubbliche, nei parchi, insomma laddove la cittadinanza si riunisce per trascorrere il proprio tempo libero. Inoltre vogliamo attivare forme di collaborazione con l’associazionismo, sul fronte dell’educativa di strada e della mediazione culturale per affrontare la devianza giovanile e prevenire comportamenti a rischio. Non vogliamo quindi agire solo in ambito repressivo ma anche in termini di prevenzione ed educazione”.

Il progetto, che prevede un budget complessivo di circa 800mila euro, è stato candidato a specifiche linee di finanziamento del Ministero dell’Interno. Sicurezza in comune che decollerà a partire da giugno raggiungerà la sua piena attuazione nell’arco di 18 mesi, con il completamento del nuovo impianto di videosorveglianza.

Jessica Bianchi 

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