Il gioco d’azzardo adesca i giovanissimi: “1 adolescente su 7 è costantemente impegnato nel gioco”

Sono oltre 1.500 gli studenti tra gli 11 e i 18 anni residenti nell’Unione delle Terre d’Argine che si sono raccontati attraverso l’indagine Il grande gioco della Rete condotta da Federconsumatori. Il quadro che ne esce è decisamente preoccupante: circa la metà del campione ha già avuto esperienze con gioco d’azzardo mentre 1 ragazzo su 7 rimane vi rimane impigliato e gioca in modo frequente.

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Marzio Govoni

“1 adolescente su 7 è costantemente impegnato nel gioco azzardo”. Sono le prime parole spese da Marzio Govoni, presidente di Federconsumatori Modena nel presentare l’indagine Il grande gioco della Rete condotta dall’associazione che rappresenta e che rientra nel progetto Un Argine all’azzardo voluto dall’Unione delle Terre d’Argine e l’Ausl di Modena. Sono stati oltre 1.500 gli studenti tra gli 11 e i 18 anni residenti in quattro comuni dell’Unione che si sono raccontati “grazie alla preziosa collaborazione delle scuole” e il quadro che ne esce è decisamente preoccupante: “Circa la metà del campione ha dichiarato di avere avuto esperienze anche brevi con l’azzardo mentre 1 adolescente su 7 rimane vi rimane impigliato e gioca in modo frequente. Dagli 11 ai 14 anni – prosegue Govoni – si registra un pericoloso avvicinamento all’azzardo fatto perlopiù attraverso le pubblicità che appaiono nei giochi on line più tradizionali. Pubblicità che spesso portano i giovanissimi a giocare, ad aprire identità false e ad entrare in mondi da cui dovrebbero stare molto, molto lontani. Nella fascia 14 – 18 anni invece, riscontriamo una famigliarità preoccupante con l’azzardo  e, a sorpresa, con quello fisico. I maschi in modo particolare sono attratti dalle scommesse sportive mentre i Gratta&Vinci  vengono acquistati indifferentemente da maschi e femmine”.

Un altro dato sorprendente che emerge dall’indagine, conclude Marzio Govoni,  “è che il 6-7% del campione ammette di aver acquistando illegalmente criptovalute o di compiere trading on line, fenomeno che somiglia all’azzardo per come viene esercitato oggi e rispetto al quale i genitori dovrebbero vigilare”.

Fare prevenzione e intercettare con tempestività i casi a rischio è fondamentale perché i pericoli legati al gioco d’azzardo sono enormi. Dall’inizio del 2023 e fino al marzo 2024 le persone in trattamento presso il Servizio Dipendenze Patologiche di Carpi seguite per gioco d’azzardo patologico sono 36, di cui 29 maschi e 7 femmine; tra questi i ragazzi tra i 18 e i 21 anni in trattamento sono 3. “Il gioco patologico – spiega il dottor Massimo Bigarelli, direttore di Struttura complessa Dipendenze patologiche Area Nord –  è una dipendenza comportamentale e anche da noi iniziano a giungere casi di infraventunenni e anche segnalazioni da parte delle famiglie. Sappiamo che il gioco si basa sul sistema della gratificazione e l’Ausl ha messo a punto dei programmi di diagnosi con i tecnici della riabilitazione psichiatrica, gli psicologi e gli educatori per stare vicino ai ragazzi e ai loro famigliari. Spesso poi il gioco è il sintomo di qualcosa di ben diverso, dalla bevuta pericolosa al ritiro sociale… Ecco perché occorre guardare il ragazzo a 360 gradi, in tutta la sua complessità”.

La scuola dal canto suo può e deve svolgere un ruolo centrale nella diffusione di una cultura preventiva volta a contrastare gli effetti del gioco d’azzardo e di tutti i comportamenti che possono indurre alla dipendenza patologica. Per questo l’indagine di Federconsumatori Modena è stata seguita da un incontro di formazione dedicato ai docenti e diverse scuole secondarie di primo e secondo grado di Carpi – le medie Focherini, il Liceo scientifico Fanti e l’Istituto superiore Meucci – hanno scelto di intraprendere il percorso di prevenzione proposto dal progetto Un argine all’azzardo attraverso attività specifiche, messe in campo dai partner: il Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, l’associazione Dedalo e Federconsumatori Modena. Oltre 800 gli studenti coinvolti in momenti di riflessione e confronto sui temi legati alle problematiche del gambling anche patologico, laboratori esperienziali con l’obiettivo di costruire un’opinione critica sui mondi propedeutici all’azzardo e laboratori sulla gestione delle risorse e prevenzione al sovraindebitamento e del bilancio familiare.

Jessica Bianchi