Il Teatro Sociale di Novi di Modena riapre parzialmente i battenti

La gestione è stata affidata all’associazione Quelli del ‘29 che, entro l’estate, promuoverà spettacoli ed eventi a cui si potranno aggiungere proposte da parte di artisti e associazioni. Già da ora sono previsti diversi eventi tra cui due incontri con personaggi famosi come lo scrittore e regista Federico Moccia e l’attore Rocco Papaleo, oltre a un laboratorio di fotografia, uno di promozione scientifica e uno di composizione musicale per i ragazzi.

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Ieri sera, 21 marzo, sono state presentate ai partecipanti del progetto Social Theatre Lab, le porzioni rigenerate del Teatro di Novi di Modena che, dopo 42 anni, riprende a ospitare eventi promossi o patrocinati dal Comune. Non tutta la struttura sarà utilizzabile ma solo la parte del foyer e delle stanze attigue, per un totale di circa 85 metri quadrati, a cui si aggiunge la pergola vetrata esterna, allestita appositamente come ulteriore spazio culturale. L’intera struttura del teatro è oggetto di una imponente messa in sicurezza finanziata dalla Regione Emilia Romagna per 860.000 euro, in attesa del relativo restauro mentre tali porzioni, allestite con sedie, luci, riscaldamento e raffrescamento, già da ora possono ospitare attività al chiuso. Per eventuali iniziative all’aperto l’Amministrazione Comunale ha fatto sistemare il piazzale del teatro, in modo da poterlo rendere disponibile per il periodo estivo.
Questo parziale ma importante traguardo è stato reso possibile grazie al progetto Social Theatre Lab, un progetto di rigenerazione urbana accompagnato da un percorso partecipativo, finanziato per 67.000 euro dalla Regione Emilia Romagna e da 33.000 euro da risorse comunali. Con l’incontro di ieri sera, a cui hanno partecipato associazioni, artisti e cittadini che hanno preso parte al percorso, un altro tassello è stato aggiunto al complesso mosaico del recupero e rilancio della struttura. “Ora si fa sul serio. Dal mio punto di vista sono importanti i futuri utilizzi delle porzioni rigenerate ma lo è, allo stesso modo, anche la complessiva opera di messa in sicurezza che, a volte, passa in secondo piano. Questo intervento – afferma il Sindaco Enrico Diacci – ha infatti arrestato il lungo e lento processo di degenerazione strutturale con molteplici vantaggi. Primo fra tutti quello di eliminare il rischio di crolli o ulteriori cedimenti strutturali, consentendo la cristallizzazione della progettazione su una struttura non più soggetta a peggioramento e cambiamenti. Inoltre, la messa in sicurezza, consentirà la possibilità, una volta approvato il progetto esecutivo, di partire immediatamente con i lavori di ripristino”.
Social Theatre Lab ha comportato un costruttivo confronto con diversi soggetti, coinvolti o interessati, ognuno per la parte di propria competenza ed esperienza, per capire quali azioni intraprendere per promuovere tali porzioni della struttura.
A seguito di questo percorso partecipativo, che ha visto la presenza di oltre 40 persone per 6 incontri svolti dal 4 aprile al 13 dicembre 2023, si è giunti alla definizione di una generale proposta culturale, all’identificazione delle attrezzature necessarie per l’attivazione degli spazi e del profilo (esperienziale e giuridico) del relativo soggetto gestore. Tale ruolo, a seguito di un bando pubblico, è stato affidato nel luglio 2023 all’associazione Quelli del ‘29 che, entro l’estate, promuoverà spettacoli ed eventi a cui si potranno aggiungere proposte da parte di artisti e associazioni.
Già da ora sono previsti diversi eventi tra cui due incontri con personaggi famosi come lo scrittore e regista Federico Moccia e l’attore Rocco Papaleo, oltre a un laboratorio di fotografia, uno di promozione scientifica e uno di composizione musicale per i ragazzi. “Finalmente il nostro teatro riprende a ospitare eventi. Più volte  – spiega il Vicesindaco Mauro Fabbri  – abbiamo definito questo obiettivo come il trailer di un film. Un’anticipazione di come sarà avere finalmente il Teatro Sociale, vivo e attivo, sul territorio. Uno spazio dedicato alla musica, allo spettacolo e alla cultura, frutto di un confronto con i cittadini, in attesa dei lavori di recupero dell’immobile veri e propri che è nostro obiettivo far partire entro il 2026”. 

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