Il 17 gennaio si celebra Sant’Antonio Abate, ricordato in particolare come il santo protettore degli animali. Ogni anno, in occasione della sua festa è tradizione portare a benedire gli animali domestici e gli animali delle stalle. Questa tradizione nacque in epoca medievale e deriva dagli allevamenti di maiali dei monaci Antoniani, i seguaci di Sant’Antonio, destinati a creare preparati medicamentosi e a sfamare i bisognosi. Nella ricchissima esperienza spirituale di colui che fu fondatore del monachesimo nel deserto della Tebaide (Egitto, III-IV secolo dopo Cristo), questa è la dimensione più conosciuta popolarmente, quella per cui ancora oggi, nel nostro territorio dalle radici contadine, si ricorda con particolari iniziative la memoria liturgica del Santo.
La benedizione degli animali domestici si è tenuta nel pomeriggio di oggi, 17 gennaio, presso la Parrocchia di Quartirolo che ha rinnovato la tradizione e si prepara a una serie di eventi in occasione della ricorrenza del 450esimo anniversario della fondazione della chiesa parrocchiale di Quartirolo. Il parroco don Antonio Dotti ha invitato i proprietari che lo desideravano a presentarsi coi loro animali domestici sotto il porticato dell’aula liturgica e, insieme a don Basile, ha impartito la benedizione.
Saltellando e scodinzolando al guinzaglio o dentro il trasportino, cani e gatti hanno ricevuto la benedizione. Come ogni anno la celebrazione rappresenta un momento molto sentito dai carpigiani per compiere un gesto di devozione e d’amore nei confronti dei propri animali considerati veri e propri componenti della famiglia da proteggere e difendere.
Sara Gelli