Il break di Cassano, quello del +3, costringe Mister Serafini a giocarsi il time-out già al nono del primo tempo. Al 12’ Carpi accorcia le distanze con Soria sul 6 a 8, ma superare l’estremo difensore cassanese è impresa ardua. Solo Coppola e Marques Costa sembrano poter nuocere dalle parti di Riva. Per gli ospiti invece Fantinato dai 9 metri, Moretti dai 7 sono implacabili. Il rigore del 10 amaranto al 22’ vale il 10 a 15, quello al contrario assegnato al Carpi, e di cui si incarica Nocelli, non va a segno. La frazione termina 14 a 20.
In avvio di secondo tempo, i padroni di casa devono scontare una doppia inferiorità numerica, comminata a Mejiri e Sortino. In 5 contro 7, l’unica soluzione difensiva è stringere in mezzo, lasciando scoperte le ali. Puntualmente allora lo scarico arriva a Bassanese che non sbaglia il tiro del 14 a 22 al 32’. Coppola risponde in doppio appoggio, Savini dall’altra parte colpisce la traversa ma, sulla seconda fase carpigiana, Saitta intercetta un passaggio e firma il 15 a 23. Marques Costa continua però a fare bella mostra di sé, con esecuzioni fulminee e pregevoli assist per i compagni. Come quello che al 45’ consente a Monzani di portare il risultato sull’18 a 29. Anche l’altro neoacquisto bianconero, Simone Sibilio, entrato al posto di Jurina, si distingue per un paio di disimpegni notevoli. Il massimo vantaggio ospite è quello del +12 raggiunto al 52’ da Moretti. Carpi affida allora a Marques Costa l’onere di provare a riportare il gap sotto soglia. Il portoghese raccoglie l’invito e nei minuti finali riconduce la sconfitta entro i limiti dell’accettabilità. L’ultima rete del match è infatti la sua, quella del 25 a 33.
Costa e Coppola a parte, la manovra offensiva carpigiana è apparsa più opaca del solito, forse a motivo dei nuovi innesti e degli equilibri che è necessario ritrovare. Certamente molto dipende anche dalle virtù di Riva che ha parato tutto con una sicurezza disarmante, confermandosi tra i migliori portieri italiani. Per converso, i demeriti degli emiliani in difesa non vanno di pari passo con i meriti di Cassano, perché la squadra ospite in avanti non è dovuta ricorrere a manovre particolarmente complesse né è stata mai costretta a forzare il tiro.
Un ottimo Marques Costa non basta. Cassano vince senza patemi
Pallamano, Costa e Coppola a parte, la manovra offensiva carpigiana è apparsa più opaca del solito, forse a motivo dei nuovi innesti e degli equilibri che è necessario ritrovare. La Pallamano Carpi si arrende 25 a 33 al Cassano Magnago.