A Soliera oltre 3mila visitatori per la mostra Il linguaggio delle immagini

Un ottimo traguardo per un’esposizione di alto livello, dedicata alla fotografia nel periodo in cui l’ottava arte ha conosciuto una forte accelerazione da un punto di vista tecnico, prima con la diffusione di computer e internet e poi del supporto digitale.

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Cresci e Solomita

In meno di tre mesi oltre 3mila persone nei fine settimana hanno varcato la soglia del Castello Campori di Soliera per visitare la mostra Il linguaggio delle immagini. Fotografia in Italia tra gli anni ‘80 e ‘90 a cura di Marcella Manni, terminata domenica scorsa.

Un ottimo traguardo per un’esposizione di alto livello, dedicata alla fotografia nel periodo in cui l’ottava arte ha conosciuto una forte accelerazione da un punto di vista tecnico, prima con la diffusione di computer e internet e poi del supporto digitale.

Luigi Ghirri, Marina Ballo Charmet, Franco Vaccari, Paola di Bello, Olivo Barbieri, Guido Guidi, Gabriele Basilico, Alessandra Spranzi, Mario Cresci, Silvio Wolf sono solo alcuni degli artisti le cui opere sono state raccolte in questa esposizione, che come visitatori riporta ai numeri pre pandemia.

E’ dal 2018 infatti che il Castello Campori, simbolo di Soliera, è diventato Castello dell’Arte: nel piano nobile, dove in passato si trovava l’appartamento dei marchesi Campori, è ora allestita una sede per mostre ed esposizioni dedicate alle forme espressive della contemporaneità. E proprio dal 2018 la Fondazione Campori ha organizzato qui sei importanti iniziative di promozione dell’arte e della fotografia, che hanno ottenuto visibilità nazionale e grande riscontro di pubblico.

“È con vera soddisfazione che registriamo un cospicuo aumento di visitatori per la mostra che ha appena chiuso i battenti – sottolinea il sindaco di Soliera, Roberto Solomita – nelle sale del Castello Campori, rispetto alle esposizioni proposte dal 2020 in poi, inevitabilmente condizionate dall’emergenza sanitaria. Puntando in modo deciso sulla qualità, siamo riusciti ad attivare la curiosità e l’interesse di appassionati e non, preservando gelosamente un’autonomia progettuale non così comune per una realtà delle dimensioni di Soliera. Dal 2018 ad oggi il progetto del Castello dell’Arte, ben condotto dalla Fondazione Campori e sostenuto da sponsor lungimiranti, oltreché dalla Fondazione CrCarpi, si è nutrito di eventi espositivi di rilievo assoluto dentro a un processo di riscoperta e cura del nostro centro storico. Da Intra moenia a Un paese ci vuole, da Arnaldo Pomodoro a Mauro Staccioli (con le loro opere monumentali presenti sul territorio) fino alle due mostre di opere fotografiche curate da Marcella Manni, abbiamo promosso esperienze di conoscenza fruibili gratuitamente, generatrici di stimoli e di relazioni positive”.

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