A Carpi una serata per dar voce alle donne iraniane

Venerdì 1° dicembre, alle 20,30, presso l’Auditorium Loria, si terrà l’incontro dal titolo Donne in Iran - Donne, vita, libertà con l’antropologa e giornalista Tiziana Ciavardini e l’iraniana Hana Namdari corrispondente dell’Indipendent Persian che ha dovuto lasciare il suo Paese per continuare gli studi in Italia.

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Aveva solo 16 anni, Armita Garawand, morta dopo tre settimane di agonia in seguito alle botte ricevute dalla polizia della morale a Teheran perchè non indossava l’hijab. L’ennesima vittima delle rigidissime leggi sull’obbligo d’indossare il velo in vigore in Iran. Ma dopo lo sdegno dell’opinione pubblica legato alla sua prematura morte, sul tema dei diritti delle donne in Iran è nuovamente – ed è proprio il caso di dirlo – calato il velo. E allora, per cercare di dare voce alle nuove generazioni dell’Iran che chiedono maggiore libertà, Claudio Chierici, presidente del Circolo Arci Menotti, ha deciso di organizzare una serata dedicata al tema, raccogliendo il consenso di numerose altre realtà cittadine.

Venerdì 1° dicembre, alle 20,30, presso l’Auditorium Loria, si terrà l’incontro dal titolo Donne in Iran – Donne, vita, libertà con l’antropologa e giornalista Tiziana Ciavardini e l’iraniana Hana Namdari corrispondente dell’Indipendent Persian che ha dovuto lasciare il suo Paese per continuare gli studi in Italia. 

“Di quanto sta accadendo in Iran – spiega Chierici – non parla mai nessuno. Per i media, dopo la morte di Armita, la questione iraniana non esiste più ma in realtà in quel Paese è in atto una vera e propria rivoluzione culturale. I giovani, con in testa le ragazze, stanno chiedendo a gran voce di avere maggiore libertà, dicono no all’obbligo del velo e anelano a uscire dalla democrazia teocratica per approdare alla democrazia. Quanto sta succedendo merita di essere raccontato e chi può farlo meglio delle donne? Da qui l’idea di coinvolgere due professioniste stimate come Ciavardini, che per anni ha vissuto in Iran, e Namdari che dialogheranno con la psicologa e sociologa carpigiana Alessia Goldoni. Insomma a essere protagoniste di questo evento saranno loro: le donne”.

Il momento di riflessione – che si inserisce nel calendario di eventi legato alla celebrazione del 25 novembre, Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e gode del patrocinio del Comune di Carpi e della Consulta B – è stato organizzato dal Circolo Arci Menotti, in collaborazione con Cgil, Anpi, Cif, Centro Vivere Donna e Udi. 

“Sono in linea con Guccini – scherza Chierici – che nell’aula magna dell’Università Statale di Milano, dove ha presentato il nuovo album Canzoni da osteria, ha reso omaggio alle donne iraniane, cantando una strofa in farsi e cambiando la parola invasor con oppressor”. In Iran, ha spiegato il maestro, “non c’è invasione, ma oppressione. A 83 anni non possono mettermi in galera… ed è già di suo una bella soddisfazione”. 

L’ingresso alla serata è libero.

Jessica Bianchi