I carpigiani producono 69 chili di rifiuti indifferenziati pro capite all’anno

Doppia medaglia d’argento per Carpi nella classifica regionale della raccolta differenziata dei rifiuti. Nel 2022 la raccolta differenziata raggiunge l’85,3 per cento.

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Andrea Artioli e Davide Ferraresi

Doppia medaglia d’argento per Carpi nella classifica regionale della raccolta differenziata dei rifiuti: nella “categoria” oltre i 25.000 abitanti infatti, la nostra città è al secondo posto nella graduatoria minor quantitativo di rifiuto indifferenziato prodotto e in quella per la maggiore percentuale di raccolta differenziata.

I dati sono stati annunciati a Reggio nel corso dell’Ecoforum di Legambiente Emilia-Romagna, appuntamento annuale per discutere di economia circolare, smaltimento rifiuti e recupero di materie prime: qui infatti Laura Brambilla, responsabile nazionale della campagna, e Paola Fagioli di Legambiente regionale, hanno presentato il dossier sui Comuni Ricicloni, che è giunto alla sedicesima edizione.

I valori, riferiti al 2022, dicono che a Carpi la produzione di rifiuto indifferenziato è 69 chilogrammi l’anno per abitante, sette etti più del primo in classifica (qui “vince” chi produce meno); mentre la raccolta differenziata raggiunge l’85,3 per cento (un paio di punti meno del primo): per dare un’idea, il Piano Rifiuti e Bonifiche della Regione fissa nel 2025 l’obiettivo dell’80 per cento, al momento raggiunto da meno d’un quarto dei Comuni emiliano-romagnoli (81 su 330), mentre oltre un terzo (112) non arriva nemmeno al 60.

Carpi era arrivata sul secondo gradino del podio anche un anno fa, sempre in due categorie, ma una diversa da quest’anno: la minor produzione di rifiuto urbano (cioè il totale fra differenziato e indifferenziato), oltre alla minor produzione di indifferenziato (con praticamente lo stesso valore di quest’anno).

I comportamenti virtuosi dei cittadini carpigiani incidono anche sul risultato complessivo di AIMAG, che risulta al primo posto nella speciale classifica per gestori (una decina in tutta la regione), con 60,7 chilogrammi pro capite di rifiuto a smaltimento e l’89 per cento di raccolta differenziata, complessivamente negli undici comuni serviti (con 169.000 abitanti complessivamente). 

A Reggio, per ritirare il simbolico “diploma”, c’era l’assessore Andrea Artioli: “Sono orgoglioso – ha detto – del risultato raggiunto dai miei concittadini, che rispecchia un’importante sensibilità nei confronti dell’ambiente e del bene comune, confermata negli anni, ancora una volta”.