Al medico statunitense Daniel Teitelbaum il Premio Ramazzini 2023

La carriera del dottor Teitelbaum incarna gli alti ideali di Bernardino Ramazzini, lavorando instancabilmente come difensore dei diritti dei lavoratori per la salute e la sicurezza, in tutto il mondo, con un impatto straordinario nel campo della sicurezza e della salute sul lavoro, sempre con i massimi standard di condotta professionale. Un eccezionale contributo scientifico grazie all’impegno di una vita.

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Dr. Daniel Teitelbaum

Il Premio Ramazzini 2023 è andato al medico statunitense Daniel Teitelbaum, di Denver (Colorado): il conferimento ufficiale è avvenuto durante una serata di gala tenuta a Bologna, con il premiato in videocollegamento dagli Usa. Per il Comune di Carpi, in rappresentanza del Sindaco Bellelli impegnato a Genova nell’assemblea ANCI, è intervenuta Tamara Calzolari, assessore a Sanità e sociale.

“La carriera del dottor Teitelbaum – ha detto – incarna gli alti ideali di Bernardino Ramazzini, lavorando instancabilmente come difensore dei diritti dei lavoratori per la salute e la sicurezza, in tutto il mondo, con un impatto straordinario nel campo della sicurezza e della salute sul lavoro, sempre con i massimi standard di condotta professionale. Un eccezionale contributo scientifico grazie all’impegno di una vita”.

Il riconoscimento si assegna ogni anno a scienziati che abbiano dato un eccezionale contributo nel perseguire gli obiettivi di Bernardino Ramazzini a salvaguardia della salute pubblica, secondo la valutazione del Collegium intitolato allo stesso medico carpigiano. A Teitelbaum, docente universitario, il Comune ha donato un bassorilievo dello scienziato.

“Scopo del premio – ricorda Calzolari – è far progredire lo studio dei problemi della salute in campo occupazionale e ambientale, secondo il celebre motto ramazziniano “prevenire è meglio che curare”. E’ stato davvero un piacere vedere così tante persone riunite con l’obiettivo di portare avanti e ampliare l’eredità di Bernardo Ramazzini, il nostro illustre concittadino. Perché il suo lavoro è intramontabile e continua a ispirarci, motivo per cui è considerato il padre della medicina del lavoro e un mentore inestimabile per tutti noi. Già nei suoi tempi, Ramazzini riconosceva l’importanza di dialogare direttamente con i lavoratori e di visitare i luoghi di lavoro per indagare sull’ambiente lavorativo al fine di migliorarlo. Metteva in evidenza la necessità di fornire ai lavoratori informazioni adeguate sui rischi per la salute e suggeriva misure pratiche per proteggerli da malattie e infortuni”.

Il Collegium Ramazzini ha il quartier generale internazionale nel Palazzo dei Pio, e il segretariato generale a Bentivoglio (BO): il premio è conferito per tradizione dal Sindaco di Carpi durante le Giornate ramazziniane, nel 2023 intitolate Ambiente, lavoro e salute nel XXI secolo: strategie e soluzioni alla crisi globale. L’albo d’oro dei premiati inizia nel 1984 e conta 20 europei (dei quali otto italiani), un thailandese, una brasiliana e 15 statunitensi.