Il mitico Quartetto Cetra rivive al Comunale

Comincia in musica la rassegna di prosa del Teatro Comunale: sabato 21 infatti è di scena Cetra... una volta, un concerto-spettacolo che segna anche l’inizio della stagione 2023-2024 (secondo turno domenica 22 alle 16). Si tratta di un omaggio all’indimenticato Quartetto Cetra, formazione canora attiva per quasi mezzo secolo, dal 1940 alla fine degli Anni Ottanta, fra radio, teatri, televisione e anche cinema.

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Comincia in musica la rassegna di prosa del Teatro Comunale: sabato 21 infatti è di scena Cetra… una volta, un concerto-spettacolo che segna anche l’inizio della stagione 2023-2024 (secondo turno domenica 22 alle 16).

Si tratta di un omaggio all’indimenticato Quartetto Cetra, formazione canora attiva per quasi mezzo secolo, dal 1940 alla fine degli Anni Ottanta, fra radio, teatri, televisione e anche cinema: autori e protagonisti dello spettacolo sono i Favete Linguis, trio composto dal bravissimo Stefano Fresi, per la prima volta a Carpi, sua sorella Emanuela Fresi e Toni Fornari, diretti dal fratello di quest’ultimo, Augusto Fornari, che firma la regia.

Per gli spettatori meno giovani sarà l’occasione di riascoltare i successi del grande Quartetto (Felice Chiusano, Giovanni “Tata” Giacobetti, Lucia Mannucci e Virgilio Savona), e per gli altri l’opportunità di conoscerli: anche se, precisa il regista, non è “un racconto filologico, non solo la storia di un gruppo che ha fatto la storia, ma un atto d’amore per ciò che ci ha ispirato: canzoni, sketch, parodie musicali, gag e soprattutto leggerezza, divertimento e amore per questo nostro mestiere. Un viaggio tra passato e presente, tra malinconia e risate, sulla scia magica di un quartetto diventato leggenda”.

La Direzione del Teatro ricorda che sono ancora utilizzabili, fino al 31 dicembre, i “voucher” per gli spettacoli annullati causa Covid (così come, per gli abbonati, quello di “Mine vaganti” annullato lo scorso dicembre per indisposizione di un interprete). Inoltre sono ancora in vendita i cosiddetti “abbonamenti liberi”, in pratica un “carnet” di almeno cinque spettacoli, a sconto crescente, senza diritti di prevendita e a posto variabile.

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