Via Roosevelt, meno asfalto per una maggiore permeabilità ma il traffico resta

La Giunta ha approvato il progetto esecutivo per il rifacimento di via Roosevelt, che prevede fra l’altro l’asportazione di tratti di asfalto: un procedimento che riporta il suolo alla naturale permeabilità, con effetti benefici per il microclima oltre a rappresentare una misura anti-allagamenti. “La prossima tappa – spiega Riccardo Righi, assessore all’Urbanistica – sarà la gara per l’affidamento dei lavori, prevista nelle prossime settimane. Le tempistiche di cantiere seguiranno poi un ulteriore percorso di condivisione con le attività prospicienti, come ampiamente fatto nelle fasi di progettazione, per ridurre al minimo i disagi in corso di esecuzione”.

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La Giunta ha approvato il progetto esecutivo per il rifacimento di via Roosevelt, che prevede fra l’altro l’asportazione di tratti di asfalto: un procedimento che riporta il suolo alla naturale permeabilità, con effetti benefici per il microclima oltre a rappresentare una misura anti-allagamenti. Fra gli interventi previsti c’è l’inserimento, nel centro della strada, di un avvallamento artificiale con presenza di alberature e arbusti, a integrare i sistemi di deflusso idrico già esistenti, per gestire meglio l’acqua di ruscellamento nella sede stradale. Altra opera qualificante sarà il rifacimento della pista ciclabile in sede propria: contestualmente sarà introdotto il limite di velocità dei 30 chilometri orari, in ragione dell’alta densità abitativa e di luoghi sensibili, con la posa vicino all’uscita delle scuole di cuscini berlinesi, quei riduttori che non occupano tutta la larghezza della strada in quanto destinati agli autoveicoli e non ai cicli. L’importo complessivo del progetto è di 430mila euro, di cui l’11% a carico del Comune e il resto da finanziamento ministeriale. La delibera è immediatamente esecutiva.

“La prossima tappa – spiega Riccardo Righi, assessore all’Urbanistica – sarà la gara per l’affidamento dei lavori, prevista nelle prossime settimane. Le tempistiche di cantiere seguiranno poi un ulteriore percorso di condivisione con le attività prospicienti, come ampiamente fatto nelle fasi di progettazione, per ridurre al minimo i disagi in corso di esecuzione”.

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