Quante lingue in classe! Con il progetto L’AltRoparlante diventano una risorsa

Sabato 10 giugno è in programma, in occasione dell’incontro di fine anno del progetto L’AltRoparlante, promosso dal Centro Linguistico dell'Università per Stranieri di Siena (CLUSS), la presentazione del dizionario illustrato, plurilingue e parlante realizzato dagli alunni e alunne dell’Istituto Comprensivo “R. Gasparini” di Novi di Modena.

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Ci hanno lavorato per un anno in classe e poi ancora per la pubblicazione e finalmente sono pronti per presentare il risultato finale: sabato 10 giugno è in programma, in occasione dell’incontro di fine anno del progetto L’AltRoparlante, promosso dal Centro Linguistico dell’Università per Stranieri di Siena (CLUSS), la presentazione del dizionario illustrato, plurilingue e parlante realizzato dagli alunni e alunne dell’Istituto Comprensivo “R. Gasparini” di Novi di Modena.

Scuole da tutta Italia hanno aderito a questo progetto che mira a promuovere e diffondere pratiche didattiche di translanguaging per la valorizzazione e l’uso di tutte le lingue in classe.

“Nel nostro Comprensivo la presenza di alunni non italofoni – spiega la dirigente scolastica Giovanna Manfredi – raggiunge il 40% e ci siamo resi conto che non basta l’alfabetizzazione tradizionale per ridurre i rischi di stigmatizzazione linguistica: il progetto L’AltRoparlante ha offerto la possibilità alla scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado (scuole medie) di andare oltre e valorizzare tutte le lingue presenti in classe, introducendo un elemento motivazionale molto importante”.

La composizione delle classi è cambiata (in una classe per esempio su 23 alunni, 14 sono di origine straniera e nove di questi cinesi) e poter fare attività nella lingua madre consente agli studenti non italofoni che frequentano le scuole medie di sentirsi protagonisti, mentre gli alunni italofoni hanno l’opportunità di approcciare le lingue straniere, conoscerne la costruzione linguistica e i suoni. Il plurilinguismo, secondo il già citato CLUSS di Siena, consente a un ragazzo di sviluppare ulteriori capacità cognitive rispetto a chi non ha mai avuto questa possibilità.

Il prodotto finale, che sarà presentato sabato 10 giugno, è il dizionario plurilingue parlante realizzato dagli alunni che, partendo dagli elementi di fondamentale conoscenza per chi arriva in una scuola italiana, hanno realizzato tre sezioni, dedicate agli oggetti della scuola, alle persone della scuola e ai luoghi della scuola: a ogni disegno corrisponde la rispettiva parola scritta in italiano, francese, inglese, cinese, arabo e indiano (audio comprensibile anche da chi parla Urdu), infine inquadrando il QRcode è possibile ascoltare la pronuncia di ogni parola nelle sei lingue.

“Naturalmente – precisa la preside Manfredi – la scrittura e gli audio non sono stati scaricati da Google, ma sono stati realizzati e registrati dagli studenti stessi, a volte anche coinvolgendo le famiglie d’origine perché ci sono ragazzini che non sono in grado di scrivere parole nella loro lingua madre. Tutto questo, in un’ottica pluridisciplinare, è avvenuto in classe coi vari docenti che hanno partecipato al progetto L’AltRoparlante, nell’ambito del quale il Centro Linguistico dell’Università per Stranieri di Siena prevede anche momenti di formazione specifica per i docenti”.

La giornata continuerà nel pomeriggio con workshop dedicati alla didattica plurilingue, coordinati dall’Università.

Sara Gelli