Il Decameron diventa musical alle medie Sassi di Soliera

Si sono emozionati davanti al pubblico che applaudiva e quando sono usciti hanno continuato a sorridere consapevoli di aver realizzato qualcosa di bello e costruttivo sul palco ma non solo.

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“L’entusiasmo degli alunni è stato tale e tanto che non vediamo l’ora di scrivere e rappresentare un nuovo musical nel corso del prossimo anno scolastico” è il commento della docente Ilaria Iotti a conclusione dell’avventura che ha coinvolto cinquanta studenti delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di Primo Grado Sassi di Soliera.

A settembre è stato rivolto a tutti gli studenti l’invito a partecipare al musical ispirato al Decameron di Boccaccio, lasciando a ognuno la possibilità di fare ciò che era nelle sue corde, per passione, talento o desiderio di farlo. “Non ci sono state selezioni e ogni alunno ha scelto quale ruolo avere all’interno dello spettacolo, a dimostrazione della valenza inclusiva del progetto a cui hanno deciso di partecipare anche alunni più fragili” racconta Ilaria che è coordinatrice del Gruppo Sostegno. Con lei, hanno collaborato per la riuscita di “Beffe, arguzie e boccacce. Il Decameron entra in scena”, le insegnanti Mariagrazia Mase (Lettere), Paola Poggi e Barbara Rebecchi (Musica) e Anna Maria Brandoli (Scienze Motorie). A partire dall’autunno, il gruppo di lavoro si è ritrovato ogni martedì mattina e pomeriggio per tutto l’anno scolastico fino alla prova generale che ha avuto luogo il 19 maggio. Sono stati mesi intensi per i ragazzi che, oltre a studiare per le lezioni, si sono rimboccati le maniche per costruire con la prof. Brandoli i balletti del musical realizzando tutte le coreografie, imparare le canzoni riscritte dalle prof. Mase e Poggi per ricavarne testi da cantare con l’aiuto della prof. Rebecchi. La prof. Mase ha adattato l’intero copione ispirato all’introduzione del Decameron coi  dieci giovani che, per sfuggire alla peste, si ritirano in una villa di campagna  e a tre novelle: Calandrino e il porco imbolato; Calandrino e l’elitropia; Chichibio e la gru.

“Lo spettacolo è stato realizzato senza spese aggiuntive per la scuola – precisa l’insegnante Ilaria – e tutti gli oggetti di scena sono stati ricavati riciclando carta e stoffa o realizzando disegni anche con l’aiuto delle famiglie”.

La prima rappresentazione davanti ai compagni delle prime classi il 20 maggio è stata un successo e lo spettacolo è andato in scena anche il 23 davanti ai genitori e il 30 maggio davanti agli alunni delle seconde classi; ultima replica il 7 giugno per i compagni di terza.

Si sono emozionati davanti al pubblico che applaudiva e quando sono usciti hanno continuato a sorridere consapevoli di aver realizzato qualcosa di bello e costruttivo sul palco ma non solo. “Si tratta di un progetto che si è rivelato importante per contrastare la dispersione scolastica e in funzione delle scelte future di questi ragazzi che sono usciti dalla loro zona di comfort per mettersi alla prova magari scoprendo un talento da coltivare. Si sono conosciuti a classi aperte e hanno approfondito relazioni che si sono trasformate in amicizie”.

Sara Gelli

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