Mancano sei mesi all’inizio delle lezioni universitarie a Carpi e ci sono le prime informazioni sul sito di Unimore relative al corso di laurea magistrale che ha cambiato nome: non più Engineering for industrial Sustainability, Ingegneria per la Sostenibilità industriale, ma Sustainable Industrial Engineering, Ingegneria industriale sostenibile https://www.unimore.it/didattica/mlaurea.html?id=139
Secondo il piano dell’offerta formativa dell’Università di Modena e Reggio, rientra nella classe delle lauree magistrali in ingegneria meccanica, sarà interamente in lingua inglese e ad accesso libero. Sarà attivo dall’anno accademico 2023/24 e “le informazioni sono in corso di aggiornamento e possono essere suscettibili di ulteriori modifiche/integrazioni”.
Cosa si studierà? Secondo quanto si legge sarà approfondita la “conoscenza delle discipline proprie dell’ingegneria meccanica, per conoscenze e capacità fondamentali facenti capo alle seguenti discipline individuate come caratterizzanti il corso: macchine a fluido, fisica tecnica industriale, meccanica applicata alle macchine, costruzione di macchine, disegno industriale, tecnologia meccanica e impianti industriali. Vengono erogati altri insegnamenti di carattere scientifico e ingegneristico a forte trasversalità nel campo dell’industria 4.0, dell’informatica e della controllistica: automazione industriale, elettronica e sensoristica industriale, informatica applicata al machine learning, sostenibilità e recupero energetico in azienda coadiuvato con l’integrazione di fonti energetiche rinnovabili”.
Cosa si diventa? Ingegneri industriali.
Nell’area dell’Oltreferrovia, in via Corbolani, continuano intanto i lavori che dovrebbero concludersi, come annunciato lo scorso anno, nel luglio 2023: 18.5 i milioni investiti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, dei quali 2 milioni per l’acquisto del terreno , 8 milioni per costruire il nuovo Polo universitario (700mila euro di contributo di costruzione sono stati versati al Comune di Carpi), 600mila euro per l’acquisto del complesso dell’ex Consorzio Agrario, 6 milioni serviranno per sostenerne l’attività didattica nei prossimi dodici anni.